Alla Quinzaine l’Italia “snobbata” dal concorso
Bellocchio, Virzì, Giovannesi: tris di italiani nella sezione indipendente e “ribelle” del Festival di Cannes. E alla Semaine de la critique confermato, come da previsioni, l’arrivo di Alessandro Comodin con “I tempi felici verranno presto”…
Alla fine a dare “asilo” agli italiani, si fa per dire, ci ha pensato Edouard Waintrop, il direttore della Quinzaine des réalisateurs, la sezione indipendente del festival di Cannes, da sempre la più innovativa, attenta alla ricerca e alla qualità. Quella, per intenderci, che ogni anno “regala” al festival le vere scoperte, come è accaduto nella scorsa edizione con Le mille e una notte del portoghese Miguel Gomes, o ancor prima col No a Pinochet di Pablo Larrain (presente anche quest’anno col biopic su Neruda).
Ebbene, ad aprire la sezione (sorella delle Giornate degli autori veneziane) sarà proprio Fai bei sogni, il nuovo film di Marco Bellocchio, dall’omonimo romanzo di Massimo Gramellini, dato fino all’ultimo nella corsa per la Palma d’oro e poi lasciato fuori con grande delusione e piagnistei da parte della stampa italiana.
Questa la vera sorpresa, davvero inattesa. Mentre, invece, come da pronostici sono confermate alla Quinzaine le presenze di Paolo Virzì, con La pazza gioia e Claudio Giovannesi con Fiore. Il primo una storia al femminile (scritta dallo stesso regista a quattro mani con Francesca Archibugi), con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti nei panni di due donne in fuga da una clinica psichiatrica, che arriverà in sala dal 17 maggio. Il secondo, un amore dietro alle sbarre di due giovani rapinatori (nelle foto)
“È un grande piacere, specie la collocazione nella sezione più scapigliata e meno pomposa, peraltro in ottima compagnia, con un monumento come Bellocchio e col battagliero Giovannesi”, commenta Virzì a caldo e dopo tanta attesa. “Siamo emozionati di mostrare in un’occasione importante come Cannes la nostra storia di follia, di ribellione alle regole, di amicizia curativa tra due donne dalla vita complicata. Quel poco che conosco di quel festival, avendolo frequentato finora solo da spettatore, o per incontri di lavoro, è che sembra una messinscena perfetta per dare ad un cineasta la sensazione strepitosa di essere, almeno per qualche giorno, al centro del mondo.”
Alla Semaine de la critique, poi, ci sarà ancora Italia con I tempi felici verranno presto, opera seconda del giovane Alessandro Comodin, già vincitore a Locarno col precedente L’estate di Giacomo. Alla fine niente male.
Gabriella Gallozzi
Giornalista e critica cinematografica. Fondatrice e direttrice di Bookciak Magazine e del premio Bookciak, Azione!. E prima, per 26 anni, a l'Unità.
14 Aprile 2016
Cannes 2016, l’Italia fuori dal concorso
Neanche Marco Bellocchio tra i film in corsa per la Palma d'oro. Ma tanti…
20 Aprile 2017
Italiani alla Quinzaine, il ritorno di Carpignano e Di Costanzo
Sono tre i titoli italiani nelle selezione della Quinzaine des réalisateurs,…
17 Aprile 2018
Tre, il numero magico di Cannes 71. Tre italiani anche alla Quinzaine
Marco Bellocchio, Gianni Zanasi e Stefano Savona. Sono tre gli italiani ospiti…