Ma non l’avevamo già vista? Invece è la nuova serie “ZeroZeroZero” di Saviano

Per gentile concessione di Cineuropa.org pubblichiamo la recensione di Camillo De Marco dei primi due episodi presentati in anteprima a Venezia 76, di “ZeroZeroZero”, la nuova serie Sky dall’omonimo romanzo-inchiesta di Roberto Saviano per la regia di Stefano Sollima. La storia della collaborazione e la guerra tra ‘ndrangheta calabrese, cartelli messicani e uomini d’affari nordamericani corrotti per il controllo delle rotte “della merce più distribuita al mondo, la cocaina. Ma tanto già visto …

 

Gabriel Byrne sdraiato per terra, ferito, sotto una pioggia di vetri e pallottole. Gran bell’inizio per il primo episodio, diretto da Stefano Sollima, della serie originale Sky Studios, ZeroZeroZero, tratta dal libro omonimo di Roberto Saviano, in anteprima mondiale come Evento Speciale fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.

La serie, creata da Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz, è una produzione Cattleya (parte di ITV Studios) e Bartlebyfilm per Sky Studios, CANAL+ e Amazon Prime Video.

Un cast internazionale, tre continenti – America, Europa e Africa – sei lingue e quasi un anno di riprese per gli 8 episodi, per raccontare la collaborazione e la guerra tra ‘ndrangheta calabrese, cartelli messicani e uomini d’affari nordamericani corrotti per il controllo delle rotte “della merce più distribuita al mondo, la cocaina”.

Parola di Roberto Saviano, che dopo Gomorra ha pubblicato nel 2013 il romanzo-inchiesta sull’evoluzione dei cartelli sudamericani del “petrolio bianco” e che oggi è tra i produttori esecutivi della serie, oltre a far parte del team di scrittura, con gli head writers Leonardo Fasoli (Gomorra la Serie) e Mauricio Katz (The Bridge), sul trattamento degli stessi Fasoli e Sollima con Stefano Bises, Max Hurwitz e Maddalena Ravagli.

I primi due episodi firmati da Sollima presentati a Venezia – mentre gli altri sono diretti da Janus Metz (True Detective) e Pablo Trapero (The Clan) – gettano le basi di una trama piuttosto complessa ma tutto sommato lineare. Le prime immagini, in cui vediamo cadere ferito Gabriel Byrne, sono un rapido prodromo di una scena madre al centro del primo episodio.

Byrne è Edward Lynwood, un importante broker navale di New Orleans che tra le centinaia di container che movimenta tra il Nuovo Continente e l’Europa nasconde tonnellate di cocaina.

La sua frase chiave, quando discute con i partner, è del tipo “quello che facciamo tiene a galla l’intera economia mondiale”. Il suo braccio destro è la figlia Chris, piuttosto avida e determinata, interpretata da Andrea Riseborough, la cattivissima architetto assassina in uno degli episodi più dark di Black Mirror stagione 4.

Il fratello minore Chris (Dane DeHaan) ha il destino segnato a causa della malattia di Huntington, che già aveva ucciso la madre, e questo gli renderà più facile prendere il posto del padre senza scrupoli. Mentre i Lynwood si stanno muovendo per coprire il buco creato dal mancato pagamento di una enorme partita di cocaina da parte dei mafiosi calabresi, sui monti dell’Aspromonte in Italia si sta aprendo una faida familiare per la gestione del traffico di cocaina.

Stefano La Piana (Giuseppe De Domenico, giovane attore da tenere d’occhio), nipote del boss Don Minu (Adriano Chiaramida), vuol fare le scarpe al nonno latitante che vuol rientrare nel giro in grande stile e fa sparire il denaro destinato agli americani per metterlo in difficoltà. Sul terzo livello della narrazione c’è la squadra speciale dell’esercito messicano per la lotta ai narcotrafficanti, che intercetta un summit tra i cartelli messicani e Lynwood. L’intervento per arrestare tutti va però in malora perché tra i soldati c’è una talpa dei narcos.

Sollima ha già mostrato i muscoli con Suburra e la serie tv Romanzo Criminale, entrando poi di diritto ad Hollywood con Sicario: Day of The Soldado (nel cast, Benicio del Toro, Josh Brolin, Catherine Keener) e dimostrando di essere un fuoriclasse del cinema di genere (l’action-thriller).

Per quanto girati benissimo, però, di scontri a fuoco tra uomini in enormi Chevrolet Tahoe nere che si inseguono nel traffico o di sparatorie nei mercati affollati di innocenti passanti se ne sono visti ormai troppi, tra Mark Wahlberg, John Cruise e Keanu Reeves. I prime due episodi di ZeroZeroZero abbozzano soltanto i personaggi all’interno di vicende non troppo originali. Quello che manca al momento è un protagonista, e confidiamo nel potenziale sviluppo del personaggio dell’attrice britannica Andrea Riseborough.

ZeroZeroZero è una delle produzioni legate alla crescita di investimenti in produzioni originali di Sky, annunciati per il recente lancio di Sky Studios, la nuova casa di produzione e sviluppo pan-Europea. La serie è attesa al debutto nel 2020 su Sky in Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Austria, su CANAL+ in Francia e nei paesi francofoni di Europa e Africa, su Amazon Prime Video negli USA, in Canada, America Latina e Spagna. Il distributore internazionale è STUDIOCANAL TV.