Triplo omaggio a Cecilia Mangini: dalla Viennale al Centre Pompidou (a Parigi)
Sarà un novembre in tour quello di Cecilia Mangini, la “signora del documentario” italiano che, 92enne, è omaggiata dai più grandi festival internazionali.
Reduce da Cannes 2019, dove ha debuttato da attrice in Vif-argent del regista francese Stéphane Batut, Cecilia Mangini sarà protagonista alla Viennale, dal 1° al 5 novembre, con una ricca retrospettiva dei suoi documentari, Love And Revolution: Working for Cinema (in collaborazione con l’Archvio di Cinema del Reale) che va dai pasoliniani Canta delle marane e Ignoti alla città agli ultimissimi, realizzati insieme a Paolo Pisanelli, Le Vietnam sera libre (2018), presentato in anteprima internazionale e Facce (2019).
Il film sul Vietnam, meglio il film sul film incompiuto che portò Mangini e il marito Lino Del Fra per le vie di Hanoi ed oltre, tra la fine del ’65 e il marzo ’66, per raccontare “la guerra imperialista che aveva scatenato reazioni in tutto il mondo”, sarà presentato anche a Parigi, al Centre Pompidou nell’ambito di Femmes Cineastes, omaggio al cinema della decana del documentario (il 15 e il 24 novembre) in collaborazione col Festival des Films des Femmes e Archivio Cinema del reale.
Per l’occasione saranno presentati anche Stendalì (’65), storico lavoro demartiniano sui canti funebri della Grecia salentina ed Essere donne (’65) straordinario manifesto sulla condizione femmimile, tra lavoro e patriarcato, nell’Italia del boom economico.
Seguirà il 17 novembre, sempre a Parigi (Le Shakirail, 75 rue Riquet) nell’ambito di Fidé (Festival international du documentaire émergent) e anche stavolta in collaborazione con l’Archvio di Cinema del Reale, una serata-conversazione con Cecilia Mangini.
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