“Altri Sguardi”, il cinema dietro alle sbarre. Festival a Rebibbia

Un ciclo di film dal 13 settembre al 19 ottobre nel carcere romano di Rebibbia. Ma anche uno sportello di counseling di supporto al personale e un corso di sceneggiatura per le detenute. È “Altri Sguardi” festival con giuria di detenuti e proiezioni con focus tematico. Si parte con “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni…

Al via dal 13 settembre, nel carcere romano di Rebibbia, “Altri Sguardi” rassegna di cinema organizzata dall’associazione Mètide. Fino al 19 ottobre cinque appuntamenti con altrettanti film seguiti da un focus sui temi che affrontano.

Si parte con Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni – che sarà presente insieme agli interpreti – per discutere a proiezione finita di amicizia, anche tra generazioni diverse. Il rispetto dei più anziani e dei giovanissimi. L’amore per una pagina scritta o una poesia. Perché non è mai troppo tardi per scoprire il piacere della cultura e per creare l’opportunità di uno scambio capace di rivelare l’importanza di valori che cambiano la vita, possono far crescere e scoprire una realtà meno ostile.

Certo non è la prima volta che il cinema entra in carcere, ma l’originalità di “Altri sguardi”  oltra alla formula del focus è la creazione di uno sportello di counseling, di supporto al personale al lavoro nel carcere, e un laboratorio che seguirà la rassegna – esclusivamente destinato alle detenute – con un’esperienza formativa attraverso la sceneggiatura che porterà alla realizzazionedi un corto.

Gli altri film della rassegna sono: La ragazza del mondo di Marco Danieli; L’ora legale di Ficarra e Picone; Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi; Lasciati andare di Francesco Amato. La giuria composta da venti detenuti sceglierà il miglior film.

Laura Delli Colli, presidente di SNGCI, coordina i focus.