Camilleri & Gregoretti irresistibili Gatto e Volpe

In onda il 24 dicembre su Rai5 “Il Pinocchio (mal) visto dal Gatto e la Volpe”, imperdibile operina scritta e interpretata dal grande scrittore e dal celebre regista e musicata da Lucio Gregoretti. Sul banco degli imputati i due personaggi che chiedono finalmente di essere riabilitati dall’ingiusta fama di imbroglioni. Er Piotta nei panni del Burattino…

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Non potevano che essere loro nei panni del Gatto e la Volpe. Due ragazzacci di 91 ed 86 anni suonati che si travestono con cappelluccio e pelliccia, per chiedere di essere “riabilitati” dall’antica fama di imbroglioni a cui Collodi li ha condannati sulle pagine di Pinocchio.

Stiamo parlando, infatti, di Andrea Camilleri e Ugo Gregoretti. Anzi il dottor Andrea Volpe e il professor Ugo Gatto così come si presentano in Il Pinocchio (mal) visto dal Gatto e la Volpe, preziosa operina che il celebre scrittore siciliano e l’altrettanto celebre regista hanno scritto insieme “in versi maccheronici”.  Che Lucio Gregoretti ha composto, che Er Piotta canta nei panni dello stesso burattino, che il collettivo Shorofsky (Valentina Farinaccio, Duccio Pasqua, Filippo Trentalance, Vanni Trentalance) ha messo in scena al Massimo di Palermo (debutto lo scorso aprile) e che passerà su Rai 5,  il 24 dicembre alle 21.15 (repliche il 25 alle 16.00 e il 30 alle 10.00)

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Un vero regalo di Natale, insomma, che sulle corde dell’ironia – dote che certo non manca ai due protagonisti – ci porta in un’aula di tribunale popolata di animali, a cominciare dal giudice Orango.

Al centro un grande schermo dove appaiono i due “imputati” in cerca di giustizia che spiegano:  “Siamo due educatori di rango che pur essendo senza colpe siamo stati ricoperti di fango”, -dicono con le loro belle voci il professor Ugo Gatto e il dottor Andrea Volpe, travestiti di tutto punto. “Del nostro duo volpe-gatto Collodi non ha fatto un bel ritratto. Vogliamo una totale revisione di tutte quelle orrende infamità che hanno leso la nostra dignità. Immuni da ogni nequizia vogliamo che ci sia resa giustizia”.

Via dunque alla difesa, “in cui ci atteggiamo un po’ a vittime, in cui accusiamo Pinocchio di averci calunniato”, spiega Ugo Gregoretti raccontandoci la genesi di questa insolita opera multimediale. “La commissione è venuta dalla direzione del Massimo di Palermo – dice l’autore di tanto cinema, teatro e tv – che ha chiesto a mio figlio Lucio, il compositore, di proporre un’opera per ragazzi ispirata a Pinocchio. Lui ha accettato riservandosi, però, di indicare i librettisti. E io e Camilleri ci siamo fatti coinvolgere con parecchio divertimento. Abbiamo scritto in versi maccheronici e ci siamo siamo pure messi i costumi da Gatto e Volpe… E quando ci siamo visti Camilleri ha commentato: “bene, sembriamo due ricchioni””.

Il libretto è diventato anche un bel libro per ragazzi, edito da Giunti, con le illustrazioni della figlia del creatore di Montalbano, Mariolina Camilleri. “Il lavoro di stesura – prosegue Gregoretti, confessando di essersi riletto tutto Pinocchio – è avvenuto insieme. Camilleri ha proposto l’idea del Gatto e la Volpe che avrebbero querelato il burattino ed io ho tirato fuori il finale…”

E cioè? “Immaginiamo che Pinocchio si trasformi in bambino e che fondi un’accademia dove si impara a dire le bugie. Anzi c’è anche una gara finale a chi le spara più grosse. Insomma, chiudiamo ironicamente con l’esaltazione della menzogna. Del resto mi sembra un tema di grande attualità, no?”.

La regia televisiva de Il Pinocchio (mal) visto dal Gatto e la Volpe è di Marco Odetto che ha registrato la prima dello spettacolo a Palermo lo scorso aprile. Ora aspettiamo vivamente una tournée.