Caro Barbera, cosa ti ha fatto “Piuma” per condannarlo al concorso?
“Vergogna!” ha accolto in sala la proiezione stampa del secondo italiano in corsa per il Leone, commedia-manifesto per Super-Fertility Day di Roan Johnson. Ma chi si deve vergognare? Certo non il regista anglo-italiano… La domanda è per il direttore della Mostra: cosa ti ha spinto a schiaffare crudelmente in concorso questa commedia?
Con peso inversamente proporzionale al titolo che è Piuma, prima dei titoli di coda, a soffocare i mini-applausi, si leva un urlo nella sala: ”VERGOGNA!”.
Ma questo è il punto da chiarire: chi si deve vergognare?
Probabilmente non Roan Johnson, regista anglo-italiano quarantenne che, se è riuscito a far l’en plein con un buon produttore (Carlo Degli Esposti) e poi un buon distributore (Lucky Red), ha proprio tutti i diritti di scrivere e dirigere una commedia che riuscirà – non è improbabile – a fare pure buoni incassi.
Perciò – seguendo un po’ le tracce di questa storia di Ferro (Luigi Fedele) e Cate (Blu Yoshimi), innamorati maturandi del tuscolano romano, che, rimasti incinti (lei ovviamente), decidono di sfornare la creatura nonostante i mille handicap: niente soldi, né casa, né lavoro. E per di più l’usuale carico di genitori rigorosamente adolescenti – faccio anch’io la mia radio (Ferro nel film comunica con Cate le sue emozioni passandole il suo diario radiofonico nel cellulare).
Ecco perciò la mia domanda “radio” che inoltro via Bookciakmagazine al Direttore della Mostra:
“5 settembre 2016. Caro Alberto Barbera, cosa ti ha spinto o suggerito di schiaffare crudelmente in concorso questa commedia che neanche la ministra Lorenzin o il peggior Giuliano Ferrara sarebbero riusciti a immaginare come il meglio-manifesto per un fantastico Super-Fertility Day (già perché il Ferro nel film ne mette incinte ben due)? Novità di linguaggio cinematografico? L’audace tema proposto? Un desiderio tardivo-compulsivo di paternità?”.
Restiamo pazientemente in attesa di risposta.
Sempre sulle orme del film, ci permettiamo nell’attesa ancora un’ultima citazione: “Quando arriva la sventura il Samurai se ne rallegra. Perché quando l’acqua sale la barca fa altrettanto…” sostiene il Ferro ottimista.
Sarà, ma allora è opportuno fare molta attenzione a non bucarla.
Quanto ai rischi del tema romantico proposto ai giovanissimi resta da dire una cosa: anche Francesco, il nostro illuminato papa, si è aperto ai contraccettivi.
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