“Il commesso viaggiatore” di Farhadi apre Asiatica e corre per l’Oscar
Col film del celebre regista iraniano, ispirato al testo di Arthur Miller e vincitore allo scorso festival si apre il 17 settembre a Roma, la consueta rassegna dedicata al cinema asiatico. Una proiezione coincisa con l’annuncio, da Teheran, che sarà proprio questo film a concorrere all’Oscar per il miglior film straniero…
Sarà una grande apertura quella della XVII edizione di Asiatica, gli incontri di cinema asiatico che si terranno a Roma dal 17 settembre al 2 ottobre, tra il Teatro Argentina e il Teatro India. L’opening night, sabato 17, è affidata a The Salesman (leggi recensione) l’utimo, potente film di Asghar Farhadi reduce dal doppio premio al festival di Cannes (per la sceneggiatura ispirata a Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller e l’interpretazione di Shahab Hosseini).
Un film magnifico, perfetto, il suo più politico in cui il regista oscarizzato per Una separazione porta a maturazione la sua poetica del reale, la narrazione dei violenti conflitti di classe in Iran, attraverso la fascinazione per il “thriller sociale”, indagato fin dai tempi di Abaut Elly (Orso d’argento alla Berlinale 2009) che lo impose alle platee internazionali.
Con oltre 40 film, documentari, corti da 28 Paesi asiatici, la rassegna diretta da Italo Spinelli, si conferma una preziosa opportunità per vedere pellicole altrimenti invisibili.
Ancora cinema iraniano il 23 settembre con 76 minutes and 15 seconds with Kiarostami, omaggio di Seifollah Samadian al grande regista iraniano recentemente scomparso. La giornata di chiusura del festival vedrà invece la presenza di Mohammad Rahamian, altro regista iraniano con il suo Bench Cinema, omaggio al cinema di tutto il mondo e in particolare italiano.
Il focus 2016 sarà dedicato alla Mongolia Interna, con vari rappresentanti della Inner Mongolia Film Group e il Coro Nazionale, che il 20 settembre si esibirà con i suoi 46 elementi, con voci a cappella e il tradizionale canto armonico.
Per quanto riguarda la sezione documentari: Nabarun, firmato da Q, regista di punta della new wave indiana, associato all’incontro per la pubblicazione de Gli ammutinati di Calcutta di Nabarun, edito da Metropoli d’Asia. Saranno cinque, in totale, gli incontri in cui scrittori ed editori presenteranno le nuove pubblicazioni relative alle trasformazioni profonde in atto nel continente asiatico a partire dalla Siria, Paese presente con tre documentari all’interno della manifestazione.
I grandissimi Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi chiuderanno la rassegna con i loro Frammenti Elettrici, grande affresco audiovisivo attraverso la storia.
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