“Green Book”, on the road nell’America razzista dei ’60. In odore di Oscar

In sala dal 31 gennaio (per Eagle Pictures), “Green Book” di Peter Farrelly, premiatissimo on the road nell’America razzista dei Sessanta, al seguito di un celebre musicista di colore e del suo autista. Due grandi ruoli per Viggo Mortesen nei panni del rozzo chauffeur e Mahershala Ali in quelli del raffinato artista. Fa da contrappunto al viaggio “Green Book“, la guida per neri che dà il titolo al film …

Anche senza il fratello Bobby con cui ha firmato commedie demenziali di grande successo come Tutti pazzi per Mary, Scemo e più scemo, il regista Peter Farrelly ha fatto centro. Cambiando il registro, il road movie Green Book, con Viggo Mortensen e il premio oscar Mahershala Ali, con le sue cinque nomination, è uno dei favoriti per gli Oscar.

Si ride tanto nei 130 minuti del film, ma non proprio spensieratamente. È una storia vera: parla dell’ amicizia tra due uomini molto diversi, Don Shirley (qui racconta la sua storia, compresa la sua prima volta a La Scala di Milano), nero, omosessuale e raffinatissimo interprete di musica classica in un Paese che i neri al massimo li tollerava nel jazz, e il rude buttafuori italiano Tony “Lips” Vallelonga. E qui c’è già il primo merito del film che ha permesso di riscoprire un talento dimenticato come quello di Shirley.

In America ci sono state polemiche perché il punto di vista è quello dell’autista bianco e non del nero. Ma il film lungi da essere un manifesto accende i riflettori su un’amicizia tra due uomini molto diversi e un paese strano, l’America, pieno di risorse ma anche di violenza e pregiudizi.

La trama: dopo 12 anni di lavoro come buttafuori in un locale Tony “Lips” resta disoccupato e accompagna un eccentrico artista nero che accetta, per impegno politico, una tournée negli Stati del Sud. Il film è ambientato nel ’62, e all’inizio del viaggio i manager dell’artista danno a Tony il famoso Green Book (leggi il pezzo di Renato Pallavicini sulla storia della guida) che dà il titolo al film, la guida per i neri che intendono viaggiare senza fastidi (leggi: senza incorrere in pestaggi, arresti, i più estrosi divieti).

L’idea del film, in cui il rozzo protegge l’uomo raffinato e quest’ultimo gli insegna ad esprimere quello che sente, è che i due si riconoscono attraverso il talento. Tony che all’inizio mal sopporta il suo datore di lavoro conosce la musica e quando ascolta il primo concerto di Mr. Shirley capisce che ha di fronte un uomo straordinario, Don sa vedere dietro al bullo qualcosa di più gentile.

Il danese Mortensen ha lavorato come fa di solito: è ingrassato 14 chili per imbolsirsi, ha trascorso diversi giorni con i Vallelonga e alla fine parlava e gesticolava proprio come loro. Mahershala Ali non è da meno, ha anche preso lezioni di pianoforte, per avvicinarsi di più al mondo di Mr. Shirley. I due protagonisti in carne ed ossa resteranno amici per tutta la vita. Moriranno ultraottantenni a tre mesi di distanza uno dall’altro