“Indagine su uno spettatore al di sopra di ogni contagio”. Sondaggio per tornare (senza “delitti”) alla cultura

Si chiama Indagine su uno spettatore al di sopra di ogni contagio, ed è un progetto di ricerca finalizzato a sondare comportamenti, stati d’animo e orientamenti dei fruitori di spettacolo dal vivo e attività culturali in genere, alla luce della ripartenza e delle relative strategie per rilanciare (in sicurezza) il settore.

«Come immagini il ritorno alla cultura?», è l’interrogativo che viene posto nel video di presentazione dell’iniziativa, mentre ascoltiamo un tema musicale che richiama quello, celeberrimo, di Ennio Morricone nel film di Elio Petri Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Come a dire, forse, che la sfida adesso sarà trasformare (anche e soprattutto nella percezione comune) sale teatrali, cinematografiche e altro ancora da potenziali luoghi del “delitto” (i temuti assembramenti con annessi contagi) a spazi dove tornare (in sicurezza) a condividere l’arte e il sapere.

L’indagine, condotta sotto l’hashtag #RITORNOALLACULTURA, è portata avanti dallo Studio Bottoni in collaborazione col CNR-Irpps (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali), e sostenuta, tra gli altri, da AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) e AIAM (Associazione Attività Musicali italiane).

Strumento principale della ricerca sarà un questionario a risposta multipla, elaborato a partire da precedenti Focus Group (con spettatori di diverse fasce d’età e residenti in diverse regioni), cui ha fatto seguito un’intervista (a risposta aperta) rivolta a un campione selezionato.

Il questionario così ricavato, con domande sulle abitudini degli spettatori prima e dopo il lockdown, è compilabile dal sito www.studiobottoni.com/ritornoallacultura. I dati raccolti saranno analizzati dal CNR-Irpps, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio MSA-COVID19 (Mutamenti Sociali in Atto-COVID19). La fase successiva dello studio sarà il lancio della piattaforma “Diario della cultura”, finalizzata a monitorare l’evoluzione dei comportamenti degli spettatori raccogliendone via via il punto di vista.