Le donne cinematografiche di Alba de Céspedes. Una rassegna da Blasetti a Giraldi


Donne che, nonostante i tempi, sono consapevoli e desiderose di vivere pienamente la loro esistenza. Così le universitarie di Blasetti, quelle “amiche” di Antonioni o ancora la giovane e scaltra Ivana Scarapecchia di Giraldi capace di raggirare l’avvocato “raggiratore”. Sono le donne nate dalla penna di Alba de Céspedes poi arrivate anche al cinema.

A riproporle è la rassegna (Alba de Céspedes e il cinema – Dalla parte di lei) di scena a Torino e Ivrea (dal 23 settembre al 29 ottobre) organizzata dall’Archivio Nazionale Cinema d’ Impresa nell’ambito del progetto integrato del Polo del ‘900 Donne, genere, generazioni: il lavoro, i diritti e i linguaggi, coordinato dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, la Fondazione Vera Nocentini e l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini.

Quattro titoli per conoscere e riconoscere le protagoniste dell’opera letteraria della celebre scrittrice, poetessa, giornalista e sceneggiatrice. Alba Carla Lauritai de Céspedes y Bertini, figlia dell’ambasciatore cubano in Italia, nacque l’11 marzo 1911 a Roma (morì a Parigi il 14 novembre 1997), ma considerò sempre la sua vera patria Cuba, di cui il nonno era stato nel 1868 il primo presidente.

Nessuno torna indietro è stato il suo secondo romanzo e la sua prima sceneggiatura, firmata con Alessandro Blasetti, che ne cura la regia (il film aprirà la rassegna il 23 settembre 20.30 Cortile Polo del ‘900). La storia è quella di otto ragazze di diverse estrazioni sociali e provenienza geografica unite dal microcosmo di un pensionato universitario di Roma, nel difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta.

Il romanzo, edito da Mondadori nel novembre del 1938, ebbe venticinque ristampe, che, bloccate già alla diciassettesima dalla censura fascista, continuarono a circolare in modo semiclandestino fino a guerra avanzata. Non andò meglio al film che ebbe una vicenda produttiva travagliata: dalla commissione ministeriale, che impose cospicui tagli, nonché il titolo Istituto Grimaldi, alla morte nel 1941 di Amleto Palermi, che avrebbe dovuto curarne la regia, tale che il progetto si arenò fino all’arrivo di Alessandro Blasetti che girerà nel pieno della guerra. Il film riuscì ad arrivare nelle sale solo nel 1945.

Il rapporto di Alba de Céspedes con il cinema continuò con la sceneggiatura dell’episodio, Gli ultimi dieci minuti, in Cento anni d’amore, diretto nel 1954 da Lionello De Felice (Ivrea 22 ottobre 2020 ore 20.30 Cinema Boaro) e, in collaborazione con l’amica Suso Cecchi d’Amico, del film Le amiche, del 1955, diretto da Michelangelo Antonioni (Ivrea 29 ottobre 2020. ore 20.30 Cinema Boaro). Alle sceneggiature seguirono i titoli di altri film tratti dai suoi romanzi come, La bambolona di Franco Giraldi, del 1968 (Ivrea 29 ottobre 2020. ore 20.30 Cinema Boaro).