Ritratto di moschettieri da vecchi. L’Armata Brancaleone di Giovanni Veronesi continua su Sky

Il 25 dicembre su Sky va in onda “Tutti per 1. 1 per tutti” di Giovanni Veronesi, seguito de “I moschettieri del re, la penultima missione”, incursione nell’universo di Alexandre Dumas uscito nelle sale (quando erano aperte) due anni fa. Qui riproponiamo la recensione di Carla Chelo del primo “episodio” ispirato al secondo romanzo dell’autore francese, “Vent’anni dopo”. Con Mastandrea, Favino, Papaleo e Rubini (assente nel seguito) nei panni dei celebri spadaccini ormai invecchiati, acciaccati, pieni di debiti, rimbecilliti dalla droga (Portos) e dalla sifilide. Una nuova Armata Brancaleone girata in Basilicata …

 

Scalcagnati, picareschi, pieni di sogni. Tornano i moschettieri sullo schermo (per la ventisettesima volta) con la regia di Giovanni Veronesi che per Natale ha confezionato un bel film di cappa e spada, pieno di ironia, azione e risate.

Girato in Basilicata è tratto dal secondo romanzo della serie di Alexandre Dumas, Vent’anni dopo, è affidato all’energia di Rocco Papaleo (un Athos bisex), Sergio Rubini (Aramis), Pierfrancesco Favino (D’Artagnan) e Valerio Mastandrea (Portos), Flavio Haber (un perfido Mazarino), Margherita Buy (La regina).

Due ore di divertimento un po’ all’insegna dell’armata Brancaleone e un po’ di Bud Spencer e all’uscita ti accorgi da quanto tempo non vedevi un bel film d’avventura made in Italy.

Si chiama I moschettieri del re, la penultima missione e già dal titolo capisci che ci sarà da ridere. Si gioca sulla lingua, dal dialetto pugliese al pretenzioso quanto sgrammaticato francese di D’Artagnan che nel frattempo è diventato un porcaro e per tutto il film non riesce a togliersi di dosso la puzza di maiale.

Un guaio perché i sensibili cavalli non riescono a sopportare il fetore e lo lasciano a piedi, mentre la dama della regina sembra trovarlo piuttosto irresistibile. Sono tutti invecchiati male i quattro eroi della regina, acciaccati, pieni di debiti, rimbecilliti dalla droga (Portos) e dalla sifilide.

Sostanzialmente incapaci di accettare la normalità della vita dopo essere stati una leggenda. Ma hanno ancora voglia di giocare e soprattutto di stare insieme e quando riescono a far decollare l’impresa che la regina gli ha affidato sono proprio irresistibili.

Giovanni Veronesi racconta che accarezzava l’idea da quasi trent’anni. Allora pensava di far interpretare il ruolo di moschettieri a Nuti, Troisi, Benigni e Verdone. Chissà se il progetto era lo stesso. Di sicuro adesso dopo tanta commedia contemporanea aveva voglia di misurarsi con qualcosa di completamente diverso, e gli è venuta una gran bella fiaba. A cui a dato ora anche un seguito …