Rocco Scotellaro, poesia e politica per il riscatto del Mezzogiorno. In un corto in tour


Rocco Scotellaro, nato a Tricarico in Basilicata il 19 aprile 1923 e morto a Portici per infarto il 15 dicembre 1953 a soli trent’anni, è una di quelle figure misconosciute, a rischio perdita di memoria, che pure hanno lasciato un segno nella storia italiana per la forza del loro messaggio e, soprattutto, del loro esempio.

Figure come Danilo Dolci e Carlo Levi per intendersi, che hanno fatto del loro impegno politico e culturale, nello specifico a favore del Mezzogiorno, una ragione di vita. Poeta, ricercatore e politico, Rocco Scotellaro sostenne le lotte dei contadini meridionali anche nella sua funzione di sindaco di Tricarico. Denunciato dagli avversari politici per concussione conobbe il carcere prima di essere assolto con formula piena. Nel dopoguerra partecipò attivamente all’occupazione delle terre incolte di proprietà dei latifondisti e fu tra i promotori della riforma agraria.

Encomiabile dunque la riscoperta e la riproposizione di questo personaggio di grande spessore con il cortometraggio Tracce di Rocco di Marina Resta, realizzato nell’ambito del Premio Zavattini 2018/2019 promosso dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (Aamod) di cui siamo partner con la sezione Memory Ciak del Premio Bookciak,Azione!. Menzione speciale al Premio De Seta nell’ambito di Clorofilla Festival a Catanzaro il 3 agosto, l’opera – che ha avuto molteplici riconoscimenti – è coprodotta da Working Title Film Festival, manifestazione che dal 2016 cerca di dare visibilità alla produzione audiovisiva indipendente sui temi del lavoro. La settima edizione del festival – di cui Marina Resta è direttrice artistica – si terrà dal 7 al 16 novembre 2024 a Vicenza.

Tracce di Rocco propone immagini della Basilicata del passato e del presente, “alla ricerca delle tracce iconografiche e metaforiche” del politico lucano. Tracce “disseminate nel film” e intese sia come segni della vita trascorsa dal personaggio nella sua regione (la casa, il paese, la tomba, targhe, dipinti e murales), sia come immagini iconografiche, immagini girate ad hoc e immagini di repertorio (dell’Aamod e dell’Istituto Luce). Tra queste ultime spicca l’annuncio del Cinegiornale Luce della vittoria postuma di Rocco Scotellaro al Premio Viareggio per la raccolta di poesie È fatto giorno.

La regista, coadiuvata da Giulio Todescan e autrice anche del soggetto, della sceneggiatura e del montaggio, ha scelto di non celare l’eterogeneità dei materiali e la loro diversa provenienza, “ma anzi di evidenziarla, rendendo palese la parzialità di ogni narrazione e in definitiva l’impossibilità di raggiungere una visione sulla Basilicata, se non frammentaria e a volte contraddittoria”. Allo stesso modo Rocco Scotellaro resta nel film una figura sfuggente, che stimola il desiderio di saperne di più. E a tal proposito segnalamo È fatto giorno. Un secolo di Rocco Scotellaro, il reading di Nichi Vendola (tra l’altro presidente di giuria di Bookciak, Azione! 2023) in tour nei teatri italiani.

Qui il calendario delle proiezioni del cortometraggio.