Se la fotografia incontra la letteratura e si fa viaggio…

S’intitola “Travel Without Moving” il progetto del fotografo Federico Ciamei dedicato alle avventure dei grandi esploratori e raccontate attraverso le sue fotografie e gli stessi scritti dei viaggiatori del passato, naturalisti, missionari, mercanti. Una sorta di esperimento crossmediale che diventerà libro grazie al crowdfunding. Clicca qui per partecipare…

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Quanti viaggi ci ha fatto fare Emilio Salgari tra i pirati della Malesia senza averci mai messo piede. È il potere dell’immaginazione. E “Travel Without Moving”, il progetto del fotografo romano Federico Ciamei, già collaboratore dei magazine di le Monde e del New York Times, parte un po’ dallo stesso principo. Viaggiare senza muoversi, come recita lo stesso titolo, giocando sull’imperitura dialettica tra realtà e finzione.

Magari, però, affidandosi alle pagine scritte dei grandi viaggiatori del passato: esploratori, naturalisti, missionari, mercanti di cui Marco Polo, in qualche modo, è stato l’antesignano. “L’idea di partenza – racconta il fotografo – mi è venuta osservando i diorami nei musei di scienze naturali, ossia quei plastici in cui vengono riscostruite scene di flora e fauna, a partire  da vecchie foto. Sono andato a ricercarle in rete ed ho scoperto un mondo…”. Ebbene, affascinato da sempre dalla letteratura di viaggio, Federico Ciamei ha cominciato a cercare attraverso la rete anche le “storie” legate a quei finti paesaggi, a immagine e somiglianza di quelli veri.

Così si è imbattuto nelle memorie di Lady Florence Dixie, nobildonna anglosassone appassionata di Patagonia. Nei diari di Francisco Kino, missionario di fine Seicento, abile nella conversione dei “selvaggi” che popolavano il Messico e gli Stati Uniti. Nei racconti di Kinthup, assoldato come guida da un lama cinese a fine Ottocento e venduto come schiavo durante un viaggio tra Cina e India. Fino agli scritti di Luciano di Samosata, retore greco di origini siriane che nel suo La storia vera, fantasticava di un viaggio oltre le colonne d’Ercole fin sulla Luna, conquistandosi il titolo di inventore della fantascienza, tanto per ribadire il gioco tra realtà e finzione.

Insomma, una bella mole di storie di cui, nel libro che verrà – e sì perché il volume sarà pubblicato attraverso un crowdfunding – , ne saranno raccontate nove, ambientate in luoghi e epoche diverse: la foresta nebulosa della Costa Rica, le vette di Torres del Paine in Chile, le praterie sommerse del Mar Rosso, al largo delle coste dell’Eritrea e altri, tutti “fotografati” dalla fantasia dell’autore come nei diorami dei musei di scienze naturali.

Se volete partecipare alla raccolta di fondi cliccate qui. E buon viaggio!