“Se son rose” fiorite al cinema. Il libro di Massimo Vitali dal “Premio Bookciak, Azione!” al film di Marco Castaldi
Prima che un film inizi, si sa, è meglio fare una rapida tappa alla toilette. Appassionato di cinema, ed esploratore di bagni pubblici si conferma Roversi, il protagonista del romanzo Se son rose di Massimo Vitali (Fernandel, 2010), che dopo una sosta in quelli della Mostra del Cinema di Venezia, si rinchiude ora Nel bagno delle donne, primo lungometraggio di Marco Castaldi (disponibile su MioCinema dal 3 dicembre).
Per noi di Bookciak è un traguardo e una soddisfazione sapere che dalle pagine di Vitali sia nato ora un film: Se son rose, infatti, è stato uno dei tre testi scelti per la seconda edizione del Premio Bookciak, Azione! 2013, insieme al racconto Pelleossa di Paolo Cognetti (Una cosa piccola che sta per esplodere, minimum fax, 2013) e al romanzo Verrà cantando il sangue di Vittorio Del Tufo (Rogiosi editore, 2012).
Un’edizione storica quella del 2013 con dei giurati molto speciali: Ettore Scola, Ugo Gregoretti, Citto Maselli – che Bookciak festeggerà per i suoi novant’anni con una maratona in streaming –, e Gianluca Arcopinto.
Ad aggiudicarsi la vittoria, tra gli altri “bookciak” ispirati a Se son rose, è stato l’omonimo cortometraggio scritto e diretto da Ernesto D’Argenio, attore promessa del nostro cinema, che il grande pubblico ha potuto apprezzare ne Le confessioni (2016) di Roberto Andò, al fianco di Toni Servillo e Pierfrancesco Favino. Premiato nell’ambito delle Giornate degli Autori, D’Argenio ha interpretato quello stesso anno anche i ruoli del disegnatore Mameli Barbara e di Marcello Mastroianni, proprio nell’ultimo film di Scola dedicato a Fellini, Che strano chiamarsi Federico (2013), presentato alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia.
Nella nuova pellicola di Castaldi, a barricarsi nel “bagno delle donne” di un cinema d’essai – per prendersi la “pausa di riflessione” che tutti gli consigliano, dopo aver perso lavoro e moglie in un solo giorno -, è invece Luca Vecchi, attore e ideatore di The Pills. Chissà se la scelta non sia caduta di proposito su di lui, già forte dell’esperienza di un “bagno okkupato”, in un celebre episodio della web serie, nel quale un indimenticabile Elio Germano si cimentava in un’esilarante lettura di Brecht “al contrario”.
All’insegna di una dirompente comicità, assistiamo ancora una volta all’incontro della letteratura con il cinema. Un incontro che, qualche volta, sorprendentemente, avviene anche nei suoi bagni.
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