Un film (in lavorazione) chiede giustizia per Stefano Cucchi

Sarà firmato da Alessio Cremonini, autore di “Border”, prodotto da Cinemaundici e sarà basato sui verbali e le testimonianze della vicenda giudiziaria. Dopo il documentario “48 Stefano mostri dell’inerzia” del 2011, una nuova pellicola per denunciare quello che è diventato il caso simbolo delle tante morti di Stato…

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Un film su Stefano Cucchi. Finalmente, verrebbe da dire. E sì, perché a distanza di sette anni dalla sua morte, ancora non è stata fatta giustizia. Nonostante le battaglie della famiglia, la sorella Ilaria in testa, gli appelli, la drammatica via crucis giudiziaria, ancora nessun colpevole. Ancora nessuna “prova” a riconoscere l’evidenza di una morte diventata il simbolo dei diritti negati e dei tanti – troppi – omicidi commessi nelle carceri, sotto la tutela dello Stato.
Questo, infatti, è accaduto a Stefano, giovane geometra romano arrestato la notte del 15 ottobre del 2009, con una piccola quantità di hashish, processato per direttissima e poi trasferito nella sezione penale dell’ospedale Sandro Pertini di Roma, da dove il suo corpo senza vita, massacrato di botte e tumefatto è uscito il 22 ottobre.

Così mentre sulle cronache si riaccende il dibattito sul “reato di tortura” che in Italia resta ancora un miraggio, il cinema prende nuovamente la parola. Dopo 48 Stefano mostri dell’inerzia, il documentario di Maurizio Cartolano del 2011, dedicato alla tragica vicenda, ora è Alessio Cremonini a tornare sul caso Cucchi, con un film che si baserà sui verbali e le testimonianze della vicenda giudiziaria. Per il regista si tratterà dell’opera seconda dopo l’esordio nella regia con Border, dedicato al conflitto siriano e presentato fuori concorso alla Festa di Roma nel 2013, dopo un passaggio a Toronto.

Il film su Stefano Cucchi è scritto dallo stesso regista con Lisa Nur Sultan e prodotto da Cinemaundici di Musini. All’annuncio della messa in cantiere della pellicola l’avvocato della famiglia, Fabio Anselmo e la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, si sono dichiarati felici.

Le immagini di questo articolo sono tratte dal graphic novel, Non mi uccise la morte, di Luca Moretti uscito nel 2010 per Catelvecchi.