Addio Brian Dennehy, dallo sceriffo di “Rambo” al Golden Globe

Milioni di spettatori nel mondo conservano nella mente il volto largo e squadrato dello sceriffo antagonista di Sylvester Stallone nel primo Rambo (1982, dal romanzo Primo sangue di David Morrell). Ma l’attore statunitense Brian Dennehy, scomparso a New Haven il 15 aprile a 81 anni, ha interpretato molti altri ruoli in una filmografia quarantennale che lo ha portato anche a vincere il Golden Globe.

Nato a Bridgeport nel 1938, Dennehy esordisce al cinema nel 1977, con un ruolo nel dramma In cerca di Mr. Goodbar, di Richard Brooks, tratto dal romanzo omonimo di Judith Rossner. L’anno successivo è nel cast di F.I.S.T., di Norman Jewison, film ispirato alla vita del controverso sindacalista Jimmy Hoffa (raccontato anche da Scorsese in The Irishman), con protagonista Sylvester Stallone.

Proprio accanto a quest’ultimo Dennehy offre la sua performance più iconica, nella parte dello sceriffo Will Teasle che si accanisce contro il reduce dal Vietnam John Rambo fino a dargli la caccia attraverso i boschi. Stallone, commentando la morte dell’attore, ha ricordato come Dennehy, anche lui reduce dallo stesso conflitto, abbia dato un contributo fondamentale alla caratterizzazione del personaggio di Rambo.

Il successo del film è tale da schiudere per l’attore una lunga e proficua carriera da caratterista, spesso nei panni dell’uomo di legge (non sempre integerrimo): tra gli altri, lo sceriffo (corrotto) Cobb nel western Silverado (1985), il tenente MacCarthy nel thriller F/X- Effetto mortale (1986), il procuratore Horgan in Presunto innocente (1990).

Ma Dennehy ha saputo spaziare ben oltre la “maschera da duro” ritagliatasi nell’immaginario collettivo, dimostrandosi interprete versatile al cinema e non solo: nel 1985 è il pacifico e riflessivo extraterrestre della commedia sci-fi Cocooon- l’energia dell’universo, di Ron Howard, e nel 1987 è il protagonista malato di cancro de Il ventre dell’architetto, di Peter Greenaway. Più di recente ha preso parte al cast di Knight of Cups (2015), di Terrence Malick, dove interpreta Padre Joseph.

Forte di una ragguardevole esperienza come attore sul palcoscenico (vincitore di due Tony Awards), nel 1996 è il padre di Romeo in Romeo + Giulietta di William Shakespeare, provocatoria trasposizione cinematografica di Baz Luhrmann della celebre tragedia. E per un altro adattamento teatrale, il film-tv Death of a Salesman (2000, dal dramma omonimo di Arthur Miller), Dennehy ottiene il Golden Globe come miglior attore protagonista in una miniserie o film per la televisione.