Evviva le mamme cattive
Il modello della mamma perfetta. Il divario tra madri e padri. La mancanza della “comunicazione sessuale” e il sostegno delle amicizie. Molti i temi affrontati da “Bad Moms-Mamme molto cattive” di Jan Lucas e Scott Moore, in sala dal 12 ottobre. La psicoterapeuta Terry Bruno lo consiglia ai nostri lettori anche per fare “terapia in sala”, con allegria…
Bad Moms-Mamme molto cattive è un film divertente, esilarante ma nello stesso tempo tratta un tema che ogni donna che ha figli, vive: l’essere madre perfetta.
“Per quanto si cerchi di essere perfette, si fanno sempre errori. Ci si sente spesso sbagliate o inadeguate”, frase che riecheggia nel film a testimonianza di quello stato di stress fisico e psicologico che le donne molto spesso vivono quotidianamente.
Jan Lucas e Scott Moore, quest’ultimo regista del film Una notte da Leoni, hanno trattato mirabilmente tale condizione femminile: accompagnare i figli a scuola, preparare il pranzo, riandare a riprendere i figli da scuola per poi accompagnarli nei vari posti affinché possano effettuare le loro attività (sport, musica, teatro, danza e così via) e magari andare anche al colloquio con i professori e alle riunioni Genitori/figli.
Non parliamo se a tutto questo aggiungiamo anche il lavoro. A fine giornata, ecco il ritorno a casa, dove si continua ancora a girare come una trottola, per poi sentire il proprio partner dire che è andato al lavoro o ad alcuni appuntamenti, ha mangiato qualcosa con i colleghi ed è sfinito…
Nel film infatti emerge il divario che esiste tra le madri e i padri. I papà sono meno in difficoltà rispetto alle mogli e spesso sono come un altro figlio da dover guidare e supportare. I registi di Bad Moms sono riusciti a coniugare tale aspetto vissuto frequentemente male da molte donne, con ironia e anche comicità, basandosi su storie reali e con gli input dati anche dalle rispettive mogli.
In effetti viviamo in una società centrata molto sui figli, su cui si riversano aspettative e si proiettano su di loro alcuni propri desideri cercando di realizzarsi attraverso essi. Inoltre c’è il mito di dover essere madri perfette e tale condizionamento è dato da libri e blog che continuamente spuntano sugli scaffali delle librerie e su internet, su come esserlo.
Interessante è anche l’aspetto sessuale che viene trattato, anche in questo caso, con semplicità e leggerezza, e cioè la mancanza di rapporti e d’insoddisfazione che i partner vivono senza affrontare l’argomento. Ed ecco che l’incontro con le amiche, quello spazio che si era eliminato per lasciar posto alle varie incombenze quotidiane, diventa anche un modo per esprimere i propri bisogni e le mancanze del proprio vivere.
Infatti c’è il trionfo dell’amicizia, di quanto essa sia importante particolarmente in quei momenti in cui tutto ti sembra cadere addosso A complicare la condizione della mancanza della “comunicazione sessuale” c’è poi internet con le sue chat e incontri hard in webcam che cercano di soddisfare quelle carenze avvertite ma mai denunciate.
In realtà il titolo del film sarebbe da tradurre con Mamme imperfette, una reazione alla richiesta di perfezione che la società ed alcuni elementi di essa richiedono. La reazione? Niente più colazione da preparare, concedersi del tempo, anche mangiare in modo migliore e non relegate su una scrivania o di fretta in macchina.
Fare tutto con molta più calma cercando di assaporare meglio i propri momenti di vita, magari con più leggerezza e ritrovando quell’allegria ormai sopita. Certo si passa da un eccesso all’altro sino a quando ci si rende conto di aver esagerato e così la realtà si ripresenta prepotentemente davanti. Allora ci si accorge di alcuni errori fatti, anche se il nuovo modo di essere ha portato alcune note positive: una maggiore autonomia da parte dei ragazzi, prima serviti e riveriti, richiedenti e autoreferenzianti.
Insomma Bad Moms è un inno alle donne, alle mamme. È un riconoscimento delle tante fatiche che la donna compie, ma anche della grande capacità di saper mettersi in discussione per migliorare la propria vita e quella dei propri cari.
Terry Bruno
Psicologa, Psicoterapeuta, Trainer in Comunicazione e PNL, Presidente EARTH, docente di Psicologia dei gruppi Università Sapienza di Roma
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