Morta Hélène Châtelain, artista libertaria e volto de “La Jetée”
L’attrice e regista Hélène Châtelain è scomparsa il 17 aprile a Bruxelles, città dove era nata nel 1935, da padre russo e madre ucraina. Il suo volto è entrato nella storia del cinema grazie al film La Jetée (1962), corto fantascientifico scritto e diretto da Chris Marker, diventato un culto (tanto da ispirare Terry Gilliam per il suo L’esercito delle 12 scimmie).
La sua carriera artistica inizia sul palcoscenico, nel 1956, col regista Jean-Marie Serrau e il teatro dell’assurdo di Eugène Ionesco. Nel 1962 è la protagonista femminile de La Jetée, dove si racconta un viaggio indietro nel tempo da un futuro postatomico: il corto utilizza una singolare tecnica dove prevalgono fotografie in sequenza (unite da una voce narrante), contaminando cinema e fotoromanzo.
L’attività della Châtelain prosegue tra cinema, teatro e letteratura (è anche traduttrice) all’insegna di un costante impegno libertario che la porta, tra le altre cose, a dare voce con le sue opere ai dissidenti e alle vittime dell’autoritarismo sovietico.
A questo tema è dedicata una parte significativa della sua produzione filmica: tra i titoli spiccano Nestor Machno, la rivoluzione anarchica in Ucraina (1996), che riporta alla luce il protagonista del movimento anarchico ucraino duramente represso dai bolscevichi, e Goulag (2000, diretto con Iosif Pasternak), documentario di quattro ore (diviso in due parti) sulla tragica realtà dei campi di concentramento durante lo stalinismo.
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