Stop alle molestie durante i casting. Siglato a Roma il regolamento contro gli abusi
Niente più provini nelle stanze d’albergo o in una residenza privata, né in orari notturni. Niente più nudi integrali, ma solo con biancheria intima e costumi. Se il provino richiede scene di nudo parziale o di sesso simulato si dove essere informati preventivamente.
Ecco alcune delle linee guida contro gli abusi sessuali durante i casting, alla base del regolameto siglato il 16 marzo a Roma da una serie di associazioni di categoria, messe insieme dall’ Unione Italiana Casting Directors (U.I.C.D). Un modo concreto per mettere uno stop allo sfruttamento sessuale nel mondo dello spettacolo.
I numeri lasciano pochi dubbi: le vittime sono quasi tutte donne e si tratta in gran parte di attrici o aspiranti attrici e la quasi totalità degli abusi hanno come autori uomini, si contano sulle dita di una mano i casi dove l’aguzzino è una donna, più frequente una posizione di copertura da parte delle donne.
Per tutti questi motivi, il 3 marzo 2023, è stato redatto dall’Unione Italiana Casting Directors (U.I.C.D.), l’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo (U.N.I.T.A.), Amleta, Agenti Spettacolo Associati (A.S.A.), Libera Associazione Rappresentanti di Artisti (L.A.R.A.), un documento che definisce in maniera inequivocabile le “linee guida contro gli abusi durante la fase di casting”.
“Tutti sforzi per rendere l’industria cinematografica un po’ più sicura – si legge nel comunicato della UICD-. Sebbene l’industria sia ancora fortemente dominata dagli uomini, le donne hanno iniziato a ricoprire un maggior numero di ruoli di regia ed esecutivi, le posizioni di potere che ne plasmano la cultura. Il cinema è un luogo dove lavorano molti freelance che passano da un progetto all’altro, un assetto che rende difficile contenere i predatori e particolarmente rischioso denunciarli. Tuttavia, i professionisti del settore casting si occupano della sicurezza degli artisti e si assicurano del loro libero consenso, assicurando un ambiente protetto in cui lavorare nel miglior modo possibile. Per questo motivo la UICD, i cui associati già seguono queste linee guida, ha condiviso con le associazioni Unita, Amleta, Lara ed Asa l’esigenza di diffonderle per informarne tutti i colleghi, i registi, i produttori dei passi compiuti che rappresentano un’attenzione sostenuta al problema, un miglioramento delle condizioni di lavoro quotidiane e forse un segnale di vero e proprio cambiamento”.
Tra i firmatari Vittoria Puccini, Fabrizia Sacchi, Valentina Lodovini, Francesco Scianna, Paola Minaccioni, Carlotta Natoli, Alessia Barela, Maria Pia Calzone, Laura Muccino, Francesco Vedovati, Moira Mazzantini, Fabrizio Gifuni, Federica Rosellini Sonia Bergamasco e molti altri.
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