Lo sciopero di Nolan il “rosso” arriva in sala, un anno dopo

In sala dal 7 settembre (per Ambi Pictures), “La battaglia”, film di James Franco dal libro più rimosso di Steinbeck, già presentato allo scorso festival di Venezia. Un film a basso budget e alto profilo sociale, arricchito da camei dichiaratamente “militanti” di star democratiche. Dalla recensione di Teresa Marchesi  su Huffington post

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È “hard news”di oggi: Erdogan ha messo Steinbeck nella lista nera degli autori proibiti della Turchia sotto torchio. Ma c’è un romanzo di John Steinbeck letteralmente rimosso dalla cultura americana. È  La Battaglia (“In Dubious Battle”), scritto nel 1936, tre anni prima di Furore. Rimosso perché tira in ballo un’entità disturbante come il Communist Party, attivissimo negli anni della Grande Depressione. James Franco, che è attore, regista ma soprattutto gran buon lettore (ha fatto film da Faulkner, Bukowski, Cormac Mc Carthy, Hart Crane) ha portato il suo La Battaglia a Venezia. Già a farlo, per un americano, ci vuole coraggio…

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Teresa Marchesi

Giornalista, critica cinematografica e regista. Ha seguito per 27 anni come Inviato Speciale i grandi eventi di cinema e musica per il Tg3 Rai. Come regista ha diretto due documentari, "Effedià- Sulla mia cattiva strada", su Fabrizio De André, premiato con un Nastro d'Argento speciale e "Pivano Blues", su Fernanda Pivano, presentato in selezione ufficiale alla Mostra di Venezia e premiato come miglior film dalla Giuria del Biografilm Festival.


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