“Georgetown”, il fascino irresistibile dell’impostore. Waltz e Redgrave la strana coppia
Disponibile sulle piattaforme di streaming (tra cui Chili e Infinity), “Georgetown” debutto alla regia dell’attore austriaco Christoph Waltz, qui in coppia con la sempre straordinaria Vanessa Redgrave. La storia vera – narrata dal “New York Times” – di un abile truffatore che, grazie al matrimonio di convenienza con un’anziana e famosa giornalista, si fa strada negli ambienti diplomatici di Washington DC dell’era Bush …
Basato sulla vera storia di Viola Herms Drath, celebre giornalista tedesco-americana che morì a 91 anni, Georgetown è il debutto alla regia dello straordinario attore, Christoph Waltz diventato uno dei volti culto di Tarantino. La vicenda da cui il film trae spunto è raccontata nell’articolo di cronaca nera, The Worst Marriage in Georgetown da Franklin Foer sul New York Times del 2012.
Siamo durante la prima decade del millennio, sotto la presidenza di George W. Bush e a guerra in Iraq avviata. Georgetown è un quartiere residenziale borghese di Washington DC dove, in una grande dimora, vive Elsa Brecht (interpretata da Vanessa Redgrave), una famosa e anziana giornalista di origini tedesche.
Rimasta vedova, Elsa incontra Ulrich Mott, (Christoph Waltz) un geniale e megalomane millantatore che costruisce tutta la sua esistenza su fantasiose menzogne. Anche se Elsa si rende conto delle fandonie che racconta Ulrich, ne rimane affascinata e ne stima l’audacia. In fondo anche lei veniva dall’Europa e si era fatta da sola, e anche lei era riuscita a farsi strada in un mondo difficile che la faceva sentire “straniera”, tanto più essendo donna.
Ulrich la corteggia, la riempie di attenzioni e le ridà allegria e voglia di vivere dopo il periodo di lutto. Riesce in tal modo a conquistarla e in un certo senso la circuisce fino a farsi sposare nonostante lei abbia una quarantina di anni di più.
Grazie anche al suo lavoro, Elsa nella sua vita ha avuto modo di conoscere molta gente importante, diplomatici di tutto il mondo e tanti politici di potere. In tal modo Ulrich può beneficiare delle sue conoscenze e fondare la EPG – Eminent Person Group – una società dalle attività improbabili, tra cui sostituire vip impossibilitati a presenziare nei ricevimenti importanti a Washington.
Più vicino allo scalatore sociale Norman Oppenheimer (Richard Gere) ne L’incredibile vita di Norman, che a Frank Abagnale Jr. (Leonardo Di Caprio) in Prova a prendermi di Steven Spielberg, Ulrich Mott riesce a intrufolarsi dappertutto millantando ruoli e conoscenze, organizzando party e cene luculliane – si scopre che è un cuoco eccezionale – nella “loro” casa di Georgetown. Con buona pace per la figlia di Elsa, illustre docente di Diritto costituzionale all’Università di Harvard che si opporrà da subito al matrimonio d’interesse.
Attraverso una girandola di party e mondanità, Georgetown è l’ennesima riflessione intorno al sogno americano. Alla possibilità di successo facile che, per contro, mette in luce l’ingenuità e la fragilità dell’intero sistema.
Con buon ritmo ed eleganza Christoph Waltz fa la parte del leone trasformando il film quasi in un one man show, se non fosse per la la fantastica Vanessa Redgrave che, anche da ottantenne, padroneggia la scena da grande artista.
Ghisi Grütter
Architetto e Professore Associato di "Disegno", fa parte del Dipartimento di
Architettura dell'Università Roma Tre. Autrice di numerosi libri e saggi, tiene la rubrica "Disegno e immagine" nella rivista on line
"Ticonzero" e scrive nella sezione micro-critiche di "DeA Donne e Altri".
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