In ginocchio i festival cinematografici causa ritardi finanziamenti. L’AFIC chiede risposte al Ministero
L’Associazione Festival Italiani di Cinema (AFIC) lancia l’allarme per la drammatica situazione in cui versano le kermesse cinematografiche italiane messe in ginocchio dai macroscopici ritardi del Ministero della cultura nell’attribuzione dei finanziamenti pubblici fonte di sussistenza primaria dell’intero comparto.
Per essere ancor più chiari anche la nostra Associazione culturale Calipso che produce il premio Bookciak, Azione! – che senza il sostegno del MIC non potrebbe sopravvivere -, ha svolto l’intera edizione del 2024 (un’attività lunga tutto l’anno, con Bookciak Legge, l’anteprima a Venezia, tour nazionale e internazionele fino a Parigi e Lugano) senza neanche sapere se otterrà il finanziamento per l’edizione già svolta, poiché non sono ancora uscite le graduatorie del bando promozione 2024.
Il comparto festivaliero che lavora alla promozione del cinema nelle sale 360 giorni l’anno, dal Nord al Sud del nostro Paese, genera un ritorno economica sui territori di 2,5 euro per ogni euro investito e che rappresenta oltre 2 milioni di visioni di film con il 58% di pubblico nella fascia d’età 15-34 anni: dati Cinetel/Cinexpert raccolti da marzo 2023 a febbraio 2024 e contenuti nella ricerca AFIC Cinema di oggi. Spettatori di domani realizzata con il sostegno della DGCA del MiC e della SIAE, insieme a Ergo research con Cinetel/CinExpert e Consulta Universitaria di Cinema. Questo per sottolineare che i festival non soltanto servono come prezioso circuito di distribuzione, ma anche come luogo di formazione culturale e la crescita di un nuovo pubblico.
L’AFIC che rappresenta 120 manifestazioni cinematografiche in Italia, sostenuta da 100autori, AGICI, ANAC e WGI, “esprime la forte preoccupazione dell’intero comparto per il persistere di una situazione economica e finanziaria non più sostenibile da festival, rassegne e premi – si legge nel comunicato -. Dopo aver comunque garantito, nonostante i forti ritardi nell’attribuzione dei finanziamenti spettanti anche nel 2023, lo svolgimento degli eventi nel corso del 2023 e 2024, la mancanza di regolarità nell’uscita delle graduatorie ministeriali e delle relative spettanze economiche sta generando una profonda crisi all’interno del comparto”.
“I forti ritardi subiti nell’attribuzione degli acconti e dei saldi 2023 (giunti a 2024 inoltrato) e la mancanza di garanzie di sostegno alle manifestazioni cinematografiche che hanno applicato al bando promozione 2024 (scaduto il 28 luglio scorso) – prosegue – stanno generando in molti l’impossibilità di chiudere regolarmente i pagamenti delle edizioni già svolte nei confronti dei fornitori, di attribuire i compensi spettanti a dipendenti, collaboratori e professionisti coinvolti, di avere serenità economica che permetta la realizzazione dei progetti in essere. Questa situazione è resa ancora più drammatica dall’obbligo, per tutte le manifestazioni sostenute dagli Enti Locali, di chiudere la rendicontazione, con la certificazione dei relativi pagamenti avvenuti, entro dicembre 2024”.
I festival tutti da due anni “stanno assumendo un grave rischio economico non più sostenibile. Inoltre, la natura prevalentemente associativa della maggior parte degli organizzatori di eventi di promozione cinematografica rischia, in questa situazione, di portare a un collasso su ampia scala e all’impossibilità di garantire il regolare svolgimento delle nostre attività ed edizioni future. Si interromperebbe, così, una filiera virtuosa che incide anche sulla produzione, dal momento che molti festival partecipano ai punteggi per l’ottenimento del Tax Credit”.
Ed ecco la richiesta: “garanzia delle tempistiche di uscita delle graduatorie previste per il Bando Promozione 2024, in modo da poter permettere agli assegnatari di contributo di avere certezza di tempistiche di erogazione prevista degli acconti spettanti;
garanzia che la Direzione Generale Cinema e Audiovisivo permetta l’uscita del Bando Promozione 2025 entro il primo trimestre dell’anno; garanzia che per il Bando Promozione 2026 si torni alla sua pubblicazione entro novembre 2025 con l’uscita delle graduatorie all’inizio dell’anno di riferimento, così da consentire agli assegnatari di contributo, anche a quelli che svolgono le loro attività nei primi mesi dell’anno, di programmare e quindi utilizzare al meglio i fondi previsti, nel rispetto della dignità del lavoro di migliaia di persone”.