L’Atlantide italiana e sessantottina nel nuovo film di Sydney Sibilia. Per Netflix
Una storia che ha dell’incredibile, un’utopia, un simbolo del Sessantotto dimenticato sotto il mare, lì dove era nato, e dove è stato fatto saltare in aria dalle mine delle forze dell’ordine, nel febbraio del ’69, provocando, in seguito, anche la curiosità dei subacquei decisi a scoprire i resti di questa moderna Atlantide.
Stiamo parlando dell’Isola delle Rose, microscopico stato indipendente fondato nel ’68 dall’ingegnere bolognese Giorgio Rosa e da sua moglie Gabriella Chierici, una piattaforma marina nell’Adriatico, fuori dalla acque territoriali italiane (oltre le 6 miglia), davanti a Rimini, con negozi, bar, ufficio postale e una lingua ufficiale: l’esperanto.
Una storia da cinema, insomma, che infatti al cinema arriverà con Netflix, prodotta da Groenlandia. Il 16 settembre sono iniziate le riprese del film L’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose, diretto da Sydney Sibilia, sceneggiato dallo stesso regista di Smetto quando voglio con Francesca Manieri.
“Questo film è un progetto unico, ambizioso, non solo perché racconta una pagina fondamentale del nostro Paese che sono in pochi a ricordare, ma perché lo fa tirando in ballo ideali e argomenti universali – spiega Matteo Rovere, produttore per Groenlandia -. Una storia di libertà, fratellanza, partecipazione, che non può che parlare a tutti. È per questo che siamo orgogliosi di aver trovato un partner internazionale così importante, che ha deciso di sostenere un film complesso e di dimensioni viste raramente nel nostro paese. Con Netflix abbiamo garanzia di qualità e diffusione internazionale. Possiamo parlare al mondo, certi che il mondo si riconoscerà in questa storia tutta italiana, e ne sarà conquistato.”
Con protagonista Elio Germano nei panni di Giorgio Rosa, affiancato da Matilda De Angelis, Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti, François Cluzet, il film sarà girato per dieci settimane tra Roma, Malta, Rimini e Bologna.
La storia dell’Isola delle rose è stata riscoperta nel 2010 grazie al libretto del giornalista Giuseppe Musilli (80 pagine) e il documentario di Stefano Bisulli e Roberto Naccari, usciti in versione cofanetto (NdA Press). Poi è seguito un fumetto, un episodio di Martin Mystere, in occasione dell’edizione di Cartoon Club 2010. E ancora una pièce teatrale, un romanzo di Walter Veltroni nel 2012 (L’isola e le rose, Rizzoli), una mostra nel 2014 del comune di Berceto, in provincia di Parma e, persino, tre serie di francobolli, fino a un libro per ragazzi, La libertà del mare, di Salvatore Primiceri con le illustrazioni di Ivan Zoni e Luca Giorgi.
E pensare che a mettere fine a quell’esperienza utopica è stata una scarica di mine. Dopo 55 giorni dalla proclamazione di indipendenza del primo maggio ’68, infatti, all’alba del 25 giugno mezzi navali di polizia e carabinieri occupano l’isola. Il 17 agosto 1968 arriva l’ordinanza di demolizione della piattaforma che, nel febbraio 1969 una volta minata, viene fatta saltare insieme al suo sogno libertario.
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