L’uomo che insegnava la migrazione alle oche. La favola vera dal cuore ambientalista

In sala dal 9 gennaio (per Lucky Red), “Sulle ali dell’avventura”, il film dell’avventuroso Nicolas Vanier, ispirato alla vera storia di Cristian Moullec, altrettanto avventurosa, raccontata nell’omonimo libro (Sperling e Kupfer) in uscita il 14 gennaio. Nel ’95 Moullec ha guidato in volo uno stormo di oche nane dalla Svezia alla Germania, indicando loro una rotta più sicura. Una chance in più per una specie a rischio. Quasi una favola ambientalista che il film racconta tra emozione e commozione puntando anche sul rapporto padre figlio …

È ispirato alla storia vera di Cristian Moullec, detto anche “birdman”, l’ultimo film di Nicolas Vanier, distribuito in Italia da Lucky red. Da oggi in sala. Tra pochi giorni il 14 gennaio esce in libreria l’omonimo libro (Sperling e Kupfer).

Prima di raccontare la trama del film c’è una coincidenza che vale la pena ricordare. Cristian Moullec, che ha cofirmato anche la sceneggiatura del film, è diventato famoso per avere guidato in volo uno stormo di oche nane dalla Svezia alla Germania, indicando loro una rotta più sicura. Una chance in più per una specie a rischio. Sfidando non solo le correnti ascensionali, ma soprattutto lo scetticismo di chi considerava la sua passione per il volo e per gli uccelli solo una curiosa stramberia.

Succedeva nel 1995. Nello stesso anno il regista Nicolas Vamier, che è anche scrittore e viaggiatore avventuroso, soprattutto tra i ghiacci, insieme alla moglie Diane e alla figlioletta Montaine di 18 mesi, trascorreva un anno tra le montagne rocciose, e l’Alaska lungo la rotta abbandonata dei cercatori d’oro, in parte trainati da cani da slitta sulle tracce di Jack London. Anche quell’avventura estrema è diventata prima un libro e poi un film.

Da due grandi appassionati di avventure non poteva che nascere un film come questo: al di là delle riprese spettacolari, si sente il gusto di chi nella natura sente la vita scorrere più intensa.

È la storia del rapporto tra un padre e il figlio 15enne, che si rinsalda grazie alle oche di cui il padre è appassionato. Purtroppo l’uomo è anche un gran pasticcione e alla fine sarà il figlio a concludere l’avventura iniziata dall’adulto.

È un film divertente e tenero con delle riprese straordinarie. A chi chiede perché con tanto materiale a disposizione abbiano deciso di costruire una storia invece di girare un semplice documentario, Moullec risponde che i documentari si rivolgono a un pubblico specializzato, mentre loro volevano arrivare a una platea più ampia.

Da quando ha cominciato, Cristian Moullec, non ha mai smesso di volare con gli uccelli. In internet si trovano tanti filmati di lui in deltaplano circondato da diverse specie di volatili, mentre, proprio come succede nel film, li accarezza mentre volano insieme. Salvare le specie in estinzione non è mai stato così divertente.