La regina Vittoria e il consigliere indiano. Che bella la favola vera di Stephen Frears
In sala dal 26 ottobre (per Universal Pictures) “Victoria & Abdul” il nuovo film di Stephen Frears che, a partire da un libro, racconta l’incredibile – e “cancellata” – amicizia tra la regina Vittoria e un servitore indiano, divenuto a poco a poco il suo consigliere spirituale e insegnante di arabo. Una storia vera che sembra una favola, per un film delicato, pieno d’ironia e intelligenza sul tema della tolleranza …
È una storia di un secolo fa, tenuta nascosta a dovere e poi svelata recentemente dalla giornalista indiana Shrabani Basu nel suo libro diventato subito un caso: Victoria And Abdul: The True Story Of The Queens’ Closest Confidant. Una storia vera che sembra fatta apposta per questi nostri giorni di intolleranza e che racconta, come fosse una favola, l’amicizia fra la regina Vittoria e un servitore indiano che, nel 1887, arriva fatalmente a Buckingham Palace da Agra diventando in breve il suo consigliere personale e poi il suo maestro spirituale.
A raccontarcela in un film, Victoria & Abdul, è Stephen Frears di ritorno alla Mostra, stavolta fuori concorso, insieme a Judi Dench che dopo il toccante Philomena indossa per il regista inglese i panni della regina Vittoria. Una delle sovrane rimaste più a lungo sul trono (63 anni) e una tra le più celebri non solo nel Regno Unito.
Da sempre cantore del cinema multiculturale (ne fu manifesto nell’85 il suo My Beautiful Laundrette) Stephen Frears ancora una volta ci regala una pellicola piena d’ironia, intelligenza e delicatezza – produzione Bbc – capace di raccontarci una pagina di storia inedita senza cadere in facili semplificazioni o “santificazioni”, abituali invece in certo cinema italiano.
Sapendo ascoltare le ragione dell'”altro”, anche le più oltranziste contro l’impero britannico (è l’amico di Abdul ad incarnare il ruolo dell'”irriducibile”) il film ci introduce a poco a poco nella nascita del rapporto tra Abdul Karim (Ali Fazal) e la sovrana, imperatrice d’India. Donna scontrosa, buongustaia, irascibile ma molto molto curiosa. Così da appassionarsi ai racconti del suo giovane servitore di umili origini ma di grande saggezza. Che le insegna il Corano – è mussulmano – e a poco a poco anche la sua lingua, l’uru, ossia la versione araba dell’hindi. Ed è proprio grazie a questi diari scritti dalla stessa regina e conservati presso l’Archivio reale che la giornalista Shrabani Basu ha potuto ricostruire l’incredibile storia d’amicizia.
Un’amicizia, l’abbiamo detto, tenuta a lungo nascosta. Perché a Buckingham Palace non era certamente vista di buon occhio. Anzi, tutt’altro. Soprattutto dal figlio Bernie, il futuro Edoardo VII, che farà di tutto a più riprese per allontanare Abdul dalla corte. Finché alla morte della sovrana si vendicherà distruggendo ogni traccia del loro rapporto e cacciandolo dal Regno Unito.
Questo è il finale carico di intolleranza che ci ricorda tanto il nostro presente. Ma Victoria & Abdul, al contrario, è un prezioso film che parla di convivenza, rispetto e curiosità per l’altro. Ossia un inizio per il nostro futuro. Sarà in sala dal 26 ottobre 2017 (per Universal Pictures). Non perdetelo.
Gabriella Gallozzi
Giornalista e critica cinematografica. Fondatrice e direttrice di Bookciak Magazine e del premio Bookciak, Azione!. E prima, per 26 anni, a l'Unità.
31 Ottobre 2016
La donna con la pistola contro la sanità corrotta
È "Un mostro dalle mille teste", il thriller a sfondo sociale di Rodrigo Plà…
72 Mostra del Cinema di Venezia 2015,Recensione,film da libri
28 Settembre 2017
“Babylon Sisters”, se la favola multietnica diventa un cine-manifesto
In sala dal 28 settembre (per Lo Scrittoio), "Babylon Sisters" di Gigi Roccati,…
21 Aprile 2017
Una ghost story siciliana apre la Semaine de la critique
È "Sicilian Ghost Story" il nuovo film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza…