Ma gli umani sognano pecore elettriche? La fucina del virtuale a Cinecittà con RomeVideoGameLab


Cosa accomuna il videogioco Kerbal space program con l’istituto nazionale di fisica?
Cosa rende Minecraft un tema così interessante da dedicargli dei corsi ?
Per quale motivo ci sono degli Oculus Rift (Visori per la realtà virtuale) con la scritta RaiCinema?
La risposta è la stessa da ormai tre anni, anzi ormai quattro: Il RomeVideoGameLab.

Questa kermesse, la cui prima edizione è del 2018, si è svolta quest’anno dal 4 al 7 novembre a Cinecittà con la certificazione di “evento verde” da parte di Legambiente per l’impegno ecologico che la fiera ha promosso concretamente.

Chiamare il RVGL una fiera è in realtà improprio, poiché è più una manifestazione, un luogo in cui i vari aspetti del videogioco si incontrano tra loro.

C’è una zona ”arcade” (termine per identificare i videogiochi di vecchia data) dove i nostalgici possono rivivere la loro infanzia con cabinati, console e temi per i vari giochi.

C’è’ un’area chiamata B2B dove giovani game designer possono incontrarsi con le case di produzione nazionali e internazionali e proporre le loro idee. E ci sono poi le classi, ovviamente chiamate con i nomi dei grandi personaggi del videogioco, dove si svolgono corsi di varia natura: dalla programmazione di una mod alla fisica che si nasconde dietro alla musica.

Sicuramente interessante è l’area dedicata agli artisti. Qui Emanuele Bresciani, fotografo di videogiochi, ci ricorda: “La video photography è un ponte tra gli elementi del videogioco e la realtà”.

Il tema di quest’ anno è l’uomo e la macchina, ben descritto nella mostra “Tecno profezie: dalla Luna a Neuromante” che offre la possibilità di seguire l’immaginazione degli scrittori del passato che hanno anticipato il futuro inventando quelle che sono o saranno le scoperte a venire. Come nel caso di William Gibson col suo Neuromante, appunto, considerato il manifesto del cyberpunk.

Del resto quanta letteraturatura si è spinta a creare mondi fantastici. Tra i tanti titoli Io,robot di Asimov, che ha ispirato non solo l’omonimo film con Will Smith diretto da Alex Proyas nel 2004, ma anche universi in cui la domanda sulla natura dei robot è centrale nella trama.

Ecco allora Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K.Dick meglio conosciuto al pubblico cinematografico con il titolo di Blade Runner, o videogiochi come Detroit become Human dove alla tematica dell’ IA si affianca quella del razzismo e del sociale.

Spostandosi dal Teatro 10 dove si trovano gli eventi principali si cammina dentro l’immenso universo di Cinecittà per arrivare al Teatro 1 dove in due sale separate si tengono talks e masterclass con esperti di spicco di ogni settore; business, scienza, istituzioni e ovviamente videogiochi.

Si ha l’impressione di una grande fucina. Dove tra proposte per nuovi giochi e strutture videoludiche, magari chissà, qualche giovane talento troverà anche l’occasione di essere scoperto dalle società sempre in cerca di novità. A fronte di un universo, quello del virtuale, in costante mutamento e di cui il Rome VideoGame Lab ha il merito di svelarci qualcosa in più ogni anno.