Nel nostro presente disorientato e in attesa. Tutto il cinema (mondiale) della Settimana della critica


“Il cinema di oggi cattura il disorientamento e l’attesa del nostro tempo.” Parole della Delegata generale della Settimana della critica Beatrice Fiorentino che presenta il programma della sezione autonoma e parallela della Mostra di Venezia (dal 28 agosto al 7 settembre), con film che incarnano perfettamente questo spirito. La 39ª edizione include sette opere prime da tutto il mondo, oltre ai film di apertura e chiusura e ai cortometraggi di SIC@SIC.

Due titoli fuori concorso arricchiscono il programma: il film di apertura Planet B di Aude Léa Rapin, la cui prima opera, Heroes Don’t Die, è stata presentata alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes nel 2019, e il film di chiusura Little Jaffna di Lawrence Valin, basato sul cortometraggio omonimo del 2018.

L’unico film italiano in concorso è Anywhere Anytime di Milad Tangshir, regista di origine persiana. Questo film offre uno sguardo sull’Italia di oggi attraverso gli occhi di un outsider, “evocando una conversazione tra Vittorio De Sica e Matteo Garrone, dove i “ladri di biciclette” moderni affrontano un dilemma morale cruciale per la loro sopravvivenza.”

Dal Vietnam arriva Don’t Cry, Butterfly di Dương Diệu Linh, mentre dall’Egitto c’è Perfumed with Mint di Muhammed Hamdy, “uno “stoner movie” che ritrae una generazione esiliata, incompresa e perseguitata per la sua diversità emergente. Il realismo magico viene utilizzato per esplorare le tensioni sociali in un Nord Africa ancora diviso tra tradizione e modernità.”

Gli Stati Uniti sono rappresentati da due film. Homegrown di Michael Premo, elezioni americane del 2020 osservate dall’interno e senza giudicare le attività di un gruppo di suprematisti sostenitori di Trump, dai raduni elettorali fino all’assalto a Capitol Hill. Un’ opera che assume la sua importanza nel panorama attuale, tramite gli ultimi fatti di cronaca riguardanti la sfida per le elezioni presidenziali. No Sleep Till di Alexandra Simpson è invece un film di finzione.

Due film di finzione completano il concorso: Paul & Paulette Take a Bath di Jethro Massey dal Regno Unito, una rom-com anomala e un buddy movie bizzarro a tinte chiaroscure, dove due personaggi sono uniti da un’insolita attrazione per la morte, e Peacock di Bernhard Wenger, un film ironico e amaro, a tratti ferocemente divertente, che riflette la condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo.

Qui il programma completo.