Addio Gino Landi, gran maestro del varietà del sabato sera. Che inventò il “tuca tuca” di Raffa
Aveva 89 anni Gino Landi, morto il 17 gennaio a Roma. La sua scomparsa addolora i tantissimi professionisti dello spettacolo con cui ha lavorato come coreografo e regista, nel corso di una carriera iniziata nel 1958 a teatro con Macario e colpisce generazioni di spettatori, che per oltre cinquant’ anni hanno potuto apprezzare il suo talento e la sua genialità.
In teatro, dove Landi ha creato i balletti per storici musical di Garinei e Giovannini, come Alleluja brava gente, Aggiungi un posto a tavola e Rugantino, e dove ha realizzato una trentina di produzioni per il Festival internazionale dell’Operetta di Trieste.
Nel cinema, che lo ha avuto più volte coreografo in film dei Taviani e di Fellini, poi in lavori di Petri, Steno, Bondarchuk, Sandor e di molti altri registi.
I segni più visibili della professionalità e della creatività innovativa di Gino Landi restano in varietà e spettacoli “del sabato sera” che hanno fatto la storia della televisione pubblica, quella nazional popolare d’autore: dalle coreografie per le edizioni di Canzonissima, con il Tuca tuca inventato per Raffaella Carrà, alla doppia veste di regista e coreografo di tante edizioni di Fantastico e del Festival di Sanremo in coppia con Pippo Baudo.
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