Addio Gino Strada. Film (e libri) per ricordarlo e conoscere da vicino Emergency


È morto la mattina del 13 agosto Gino Strada, chirurgo e fondatore – insieme alla prima moglie Teresa Sarti – di Emergency, la ong diventata simbolo internazionale della cura e del sostegno negli scenari di guerra e povertà più tragici del pianeta.

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, diceva Strada rivelando quel senso di giustizia, lucidità, rigore e capacità di visione che hanno sempre contraddistinto il suo impegno cominciato già nel ’94. Un uomo che èstato tante cose, che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille iniziative.

Tra le tante Gino Strada è stato anche apprezzato saggista e scrittore di libri tra la cronaca e l’impegno civile: Pappagalli verdi, Buskashì, Zona rossa, tutti pubblicati da Feltrinelli.

E anche il cinema per lui è stato strumento di sensibilizzazione e divulgazione dell’operato di Emergency. Tra questi ricordiamo Jung – Nella Terra dei Mujaheddin (2000) un documentario di due ore diretto da Fabrizio Lazzaretti e Alberto Vendemmiati, in cui seguiamo le ricerche dello stesso Strada in Afghanistan per trovare il sito più adatto dove costruire l’ospedale di Emergency.

Afghanistan: effetti collaterali? (2002) è il ritorno in Afghanistan per seguire l’équipe coordinata da Strada nella missione di cura condotta nel Panshir, una delle pochissime province afghane ad aver resistito, prima, all’invasione sovietica e, poi, a quella talebana, e nella capitale Kabul.

Del 2012 è Open Heart (candidato agli Oscar) del regista newyorchese Kief Davidson che accompagna otto bambini ruandesi nel difficile viaggio verso Khartoum, in Sudan, dove si recano per essere operati al cuore nel centro di cardiochirurgia di Emergency.

Infine, del 2019 è Beyond the Beach – The Hell and the Hope di Graeme A. Scott e Buddy Squires che raccoglie le testimonianze degli operatori di Emergency – medici, infermieri, chirurghi e logisti –, ricostruendo i legami tra guerre passate e fenomeni migratori del presente.

Ancora poco prima di morire tra gli ultimi pensieri di Gino Strada c’è stato l’Afghanistan.