Addio Giorgio Pressburger, anima errante della Mitteleuropa

È scomparso ad 80 anni, Giorgio Pressburger grande scrittore, regista e drammaturgo di origini ungheresi. Nei sui testi l’anima errante della Mitteleuropa. “L’orologio di Monaco” e “Sulla fede”, sono diventati dei film, presentati recentemente al Festival di Venezia…

È morto il 5 ottobre a 80 anni, lo scrittore, regista e drammaturgo Giorgio Pressburger, voce della Mitteleuropa. Era nato a Budapest il 21 aprile 1937 da una famiglia ebraica di origine slovacca che durante la seconda guerra mondiale riuscì a sfuggire alla sterminio nazista. Riparòin Italia nel 1956 (prima Roma poi Trieste), all’indomani dei fatti di Ugheria.

Tra i suoi libri pubblicati in Italia La neve e la colpa, La legge degli spazi bianchi, L’orologio di Monaco e Sulla fede. Questi ultimi due testi sono diventati dei film per la regia di Mauro Caputo, recentemente presentati alle Giornate degli Autori veneziane. Per il cinema ha firmato, tra l’altro, Dietro il buio da un monologo teatrale di Claudio Magris, Calderon e Scherzare con il fuoco.

Insieme al fratello Nicola ha scritto Storie dell’ottavo distretto e L’elefante verde. È stato anche autore di testi teatrali, tra i quali, La partita (Premio Pirandello), Le tre madri (Premio Flaiano).

Tra gli incarichi istituzionali che ha ricoperto, quello di direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Budapest e fondatore del Mittelfest, nel 1991, da dove si è appresa la notizia della sua scomparsa.