Cesare Pavese in piazza Grande a Locarno. Con “La bella estate” di Laura Luchetti
Per gli amanti di Cesare Pavese è sicuramente uno dei fim più attesi. Parliamo de La bella estate, la nuova sfida cinematografica di Laura Luchetti che sarà tra i film presentati in piazza Grande al Festival svizzero di Locarno (dal 2 al 12 agosto).
Liberamente ispirato all’omonima novella del grande scrittore, il film è ambientato nella Torino del 1938 nel mondo dell’arte dove Ginia, un’adolescente venuta dalla campagna, trova il suo primo amore in un giovane pittore. A condurla nell’ambiente è Amelia, una diciannovenne che conosce la vita e che, di fronte all’inevitabile delusione di Ginia, la spingerà a scoprire se stessa e l’amore verso di lei.
“La bella estate – racconta Laura Luchetti – è un film sul corpo di una ragazza che cambia e si trasforma, spinto dal desiderio di esistere, di essere visto e amato. Ginia, la nostra protagonista, è una giovane donna che somiglia così tanto a una ragazza di oggi, in quel momento della vita in cui si diventa adulti, si trattiene il respiro e si mette in atto la libertà più grande, quella di scegliere come amare”.
Il tema, insomma, è ancora una volta quello dell’adolescenza che nell’opera della regista ha fatto da filo rosso fin qui: Febbre da fieno (2011), Fiore gemello (2019) fino al remake della serie tv Nudes (disponibile su RaiPlay) dedicata al tema del revenge porn.
E ora la sfida più grande con una trasposizione da un mostro sacro della letteratura come Cesare Pavese. E, in particolare, quella sua novella La bella estate, scritta nella primavera del 1940 e pubblicata nel 1949 insieme a Il diavolo sulle colline e Tra donne sole.
Una «storia di una verginità che si difende», come disse lo stesso scrittore, il racconto dell’iniziazione alla vita e dell’inevitabile perdita dell’innocenza. L’ingenua Ginia si lascerà sedurre sì dal pittore, nell’ambiente corrotto e sregolato della bohème artistica torinese, ma troverà la sua strada grazie all’emozioni a cui non osa dare un nome. Se non quello di Amalia con la quale potrà finalmente esprimere i propri sentimenti, celebrando il coraggio di essere se stessa.
Girato interamente in Piemonte (tra Torino, i laghi di Avigliana e Carignano), La bella estate è interpretato da Yile Yara Vianello (Corpo celeste, Il paradiso del pavone, la serie Nudes diretta dalla stessa Luchetti) e l’esordiente Deva Cassel nei panni delle due giovani protagoniste.
Prodotto da Giovanni Pompili e Luca Legnani, il film è una produzione Kino Produzioni con Rai Cinema, Lucky Red e 9.99 Films, in collaborazione con Tapelessfilm, con il sostegno di MiC, Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund e MEDIA, con il contributo del POR FESR Piemonte 2014‐2020 ‐ Azione III.3c.1.2 ‐ bando “Piemonte Film TV Fund”. E arriverà al cinema con Lucky Red.
Nei prossimi progetti di Laura Luchetti anche un altro adattamento, ma stavolta per una serie tv dalle storie della fumettista culto Fumettibrutti alias di Josephine Yole Signorelli, disegnatrice catanese, classe 1991, che prima sui social network e poi nella trilogia edita da Feltrinelli Comics (Romanzo esplicito; La mia adolescenza trans; Anestesia) ha raccontato la sua formazione ed emancipazione, diventando uno dei fenomeni più significativi non solo dell’universo a fumetti.