“La bella estate” di Cesare Pavese. La nuova sfida cinematografica di Laura Luchetti sulla libertà di amare

 

Sono terminate a Torino le riprese de La bella estate, il nuovo film scritto e diretto da Laura Luchetti tratto dall’omonimo romanzo di Cesare Pavese.

Il tema è quelo dell’adolescenza che nella sua opera ha fatto da filo rosso fin qui: Febbre da fieno (2011), Fiore gemello (2019) fino al remake della serie tv Nudes (disponibile su RaiPlay) dedicata al tema del revenge porn.

E ora la sfida più grande con una trasposizione da un mostro sacro della letteratura come Cesare Pavese. E, in particolare, quella sua novella La bella estate, scritta nella primavera del 1940 e pubblicata nel 1949 insieme a Il diavolo sulle colline e Tra donne sole.

Una «storia di una verginità che si difende», come disse lo stesso scrittore, il racconto dell’iniziazione alla vita e dell’inevitabile perdita dell’innocenza. Sullo sfondo di una Torino grigia e crepuscolare, si dipana la dolorosa maturazione di un’ingenua adolescente: nell’ambiente corrotto e sregolato della bohème artistica torinese, Ginia si innamora di un giovane pittore da cui, dopo resistenze interiori e rimorsi malcelati, si lascerà sedurre.

A condurla nell’ambiente è Amelia, una diciannovenne che conosce la vita e che, di fronte all’inevitabile delusione di Ginia, la spingerà a scoprire se stessa e l’amore verso di lei.

“È un romanzo di formazione sensuale: una sedicenne – spiega Laura Luchetti all’Ansa – che si appresta a vivere la propria sessualità e cerca di capire chi vuole amare. Penso sia una storia sulla libertà più grande, quella di amare chi si desidera e questo il grande Pavese lo diceva già in un libro scritto nel 1949. Sono protagonisti due straordinari personaggi femminili, Ginia ed Amelia”.

Fresca di nomina da direttrice al Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri , la regista spiega di amare “soprattutto le storie che parlano di grandi cambiamenti e La bella estate è un film così, un racconto estremamente moderno e una storia universale sul cambiamento di una ragazza e di un corpo. Su una storia d’amore desiderata e una vera”.

Girato interamente in Piemonte (tra Torino, i laghi di Avigliana e Carignano), La bella estate è interpretato da Yile Yara Vianello (Corpo celeste, Il paradiso del pavone, la serie Nudes diretta dalla stessa Luchetti) e l’esordiente Deva Cassel nei panni delle due giovani protagoniste.

Prodotto da Giovanni Pompili e Luca Legnani, il film è una produzione Kino Produzioni con Rai Cinema, Lucky Red e 9.99 Films, in collaborazione con Tapelessfilm, con il sostegno di MiC, Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund e MEDIA, con il contributo del POR FESR Piemonte 2014‐2020 ‐ Azione III.3c.1.2 ‐ bando “Piemonte Film TV Fund”. E arriverà al cinema con Lucky Red.

Nei prossimi progetti di Laura Luchetti anche un altro adattamento, ma stavolta per una serie tv dalle storie della fumettista culto Fumettibrutti alias di Josephine Yole Signorelli, disegnatrice catanese, classe 1991, che prima sui social network e poi nella trilogia edita da Feltrinelli Comics (Romanzo esplicito; La mia adolescenza trans; Anestesia) ha raccontato la sua formazione ed emancipazione, diventando uno dei fenomeni più significativi non solo dell’universo a fumetti.


Gino Santini

redattore

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