“Cine900”, la letteratura si studia al cinema. Anzi in biblioteca (nazionale)

Mercoledì 7 marzo alla Biblioteca nazionale di Roma, matinée per le scuole con “La notte brava” di Mauro Bolognini ispirato dalle pagine di Pier Paolo Pasolini. Dialoga con gli studenti lo scrittore Matteo Nucci. La proiezione fa parte della rassegna, “Cine900” dedicata al legame tra cinema e letteratura …

“Cine900. Il Novecento dalla pagina allo schermo” è la bella rassegna organizzata per le scuole a Roma dalla Biblioteca nazionale centrale e dal Centro sperimentale di cinematografia per esplorare l’inscindibile legame tra letteratura e adattamento cinematografico dal ‘900 ad oggi.

Dal Giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani, portato sul grande schermo da Vittorio De Sica a L’isola di Arturo di Elsa Morante reso film da Damiano Damiani, ogni proiezione – ore 10 presso la sala conferenze dela Biblioteca nazionaleBNCR – sarà accompagnata dall’incontro con uno scrittore che dialogherà con gli studenti intorno al film e all’autore del libro da cui è tratto.

Mercoledì 7 marzo (ore 10) è la volta di La notte brava di Mauro Bolognini, liberamente ispirato all’omonimo racconto di Pier Paolo Pasolini della raccolta Alì dagli occhi azzurri. Dialoga con gli studenti lo scrittore Matteo Nucci.

La notte brava «è stato per l’Italia un film di rottura, perché in precedenza la generazione dei giovani era stata rappresentata al cinema solo dai “poveri ma belli”. In La notte brava, invece, ci sono i ragazzi veri, si parla di sottoproletariato, di prostituzione, di magnaccia. Il cast era composto da attori giovani e straordinari, c’erano la Ferrero e la Lualdi, con me, ma anche Terzieff e Brialy, che in Francia avevano fatto i film della Nouvelle vague. Pasolini veniva spesso sul set ma, malgrado fosse lo sceneggiatore del film, non si permetteva di aprire bocca con Bolognini. Si limitava ad osservare» (Elsa Martinelli).

Qui l’intero programma della rassegna.