Corti d’Argento 2019: che animazione!

Sono Falene – Moths to flame di Marco Pellegrino e Luca Jankovic (fiction) e Sugarlove di Laura Luchetti per l’animazione i Corti d’argento 2019.
Falene, che aveva vinto tra l’altro il premio speciale di Studio Universal nell’edizione 2018 di Alice nella città, ipotizza e mette in scena, giocando tra realtà e finzione, la tesi surreale della grande farsa mediatica organizzata nel ’69 dagli americani per anticipare l’URSS nella conquista della Luna, affrontando così il tema della scelta tra realtà e finzione ma soprattutto quello della verità che è possibile manipolare attraverso l’uso dei media.
In Sugarlove, presentato anche alla Mostra di Venezia 2018 dalla Settimana della Critica, uno straordinario cast di voci (Pierfrancesco Favino, Anna Ferzetti, Fabio Canino e, ancora, Eleonora Russo, Andrea Bosca, Claudia Potenza, Fabrizia Sacchi) rende ancora più vivi i personaggi di un’animazione stop motion in cui il gioco amaro del destino trasforma in tragedia il sentimento “dolce” di Gemma e Marcello, sposini di zucchero su una torta che attende il matrimonio di una vera coppia, molto meno romantica di loro…
A Inanimate di Lucia Bulgheroni, selezionato un anno fa al Festival di Cannes (Cinefondation) il Nastro speciale Corti d’Argento dell’anno che premia il lavoro di un’autrice italiana di grande talento con tecnologie di ultima generazione e impegno produttivo (inglese) anche nella post produzione.
Consegnati alcuni premi speciali ai corti Per sempre (fiction) diretto da Alessio Di Cosimo, Via Lattea di Valerio Rufo, Gli anni di Sara Fgaier, miglior corto tra l’altro agli EFA e che affronta il processo creativo di una grande scrittrice del nostro tempo, Annie Ernaux, nel quale ogni parola diventa immagine ed è scelta per far riaffiorare frammenti di memoria in una Sardegna senza tempo.
I Corti d’Argento, ancora una volta attenti all’impegno nel sociale hanno selezionato anche quest’anno i titoli che parlano di violenza contro le donne (Con te o senza di te di Angela Prudenzi, premiato dalla giuria di Cuori al buio nell’ambito della Festa del Cinema di Roma) dei rischi e delle limitazioni per patologie spesso invalidanti come l’asma (Aria di Brando De Sica) o il diabete (il piccolo film dell’esordiente Enzo Musumeci Greco).
Tra questi corti anche l’ultimo realizzato per promuovere Medicinema da Rolando Ravello, per promuovere il cinema in ospedale e, ultimo arrivato in questa selezione speciale Eyes di Maria Laura Moraci, dove trenta attori recitano ad occhi chiusi. Dedicato alla memoria – e al caso tornato, purtroppo, di attualità in questi giorni – di Niccolò Ciatti, picchiato a morte il 14 agosto di due anni fa in una discoteca vicina a Barcellona. Un episodio di violenza feroce sotto gli occhi di una piccola folla che non solo non accorse in aiuto del ragazzo appena ventiduenne ma che preferì immortalare quella sequenza di morte sullo schermo del cellulare, piuttosto che interrompere quel massacro. Un manifesto per la solidarietà e contro l’indifferenza, con la fotografia di Daniele Ciprì, già premiato da molti Festival e rassegne specializzate.
27 Febbraio 2019
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