Fiat Lux. Felice Farina, on the road, illumina l’oscurità della fisica
In sala dal 13 dicembre (per Luce e Nina Film), “Conversazioni Atomiche”, nuovo documentario di Felice Ferina dedicato ai (tantissimi) misteri della fisica quantistica. Accompagnato dal fedele operatore-allievo-cavia, il regista romano ci conduce attraverso i più illustri centri di ricerca italiani per una lezione divulgativa e fuori dagli schemi. Un road movie scientifico in chiave di commedia …
Un orologio al secondo piano ed uno al terzo dello stesso palazzo misurano due tempi diversi. Un mastodontico macchinario viene costruito nella quasi irrisoria speranza di constatare il passaggio di una particella che può arrivare a pesare 1 milione di volte meno di un elettrone. Non siamo in un film di fantascienza, ma di fronte ad alcuni esperimenti che le migliori menti del nostro Paese conducono per svelare fenomeni fisici ancora misteriosi e l’enigmatico mondo delle particelle.
Parliamo di Conversazioni Atomiche, l’inconsueto ma riuscito tentativo di Felice Farina, autore fuori dagli schemi (Sembra morto… ma è solo svenuto, La fisica dell’acqua, Patria dall’omonimo libro di Enrico Deaglio) di convertire la sua proverbiale passione per la fisica in una lezione alla portata (quasi) di tutti, dedicata ai meccanismi oscuri e spesso ancora sconosciuti che governano ogni aspetto della vita terrestre e dell’universo. Ne viene fuori un road-movie, un meta-documentario in cui regista e operatore si fanno anche protagonisti di una commedia ricca di gag.
L’obiettivo dichiarato è tutt’altro che semplice: spiegare in maniera comprensibile al grande pubblico le leggi dei quanti, per far luce su quell’ oscurità che ancora ci preclude la comprensione del 95% della struttura, della storia e delle leggi che disciplinano l’esistenza dell’universo.
Farina, accompagnato dall’operatore, allievo e cavia Nicholas Di Valerio, intraprende quindi un doppio viaggio: quello “fisico”, spostandosi tra i più grandi centri di ricerca italiani, ospitato di volta in volta dai ricercatori che si offrono volentieri ad una conversazione scientifica; e quello “meta-fisico”, concettuale, pedagogico, fatto di sorprendenti rivelazioni che offrono scorci inconsueti sul futuro prossimo e remoto della ricerca scientifica.
Si parte dall’acceleratore di particelle di Frascati (INFN) per arrivare all’Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore, passando per il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso e l’Interferometro Virgo in provincia di Pisa: l’èlite della ricerca italiana mostra con orgoglio una faccia semi sconosciuta del nostro Paese, troppo spesso ritenuta “sacrificabile” durante l’assegnazione di fondi pubblici.
Non esiste una verità assoluta, universale, granitica: i grandi scienziati dell’800 sono stati smentiti da Einstein che a sua volta viene (in parte) smentito dai fisici di oggi, in un meccanismo di perenne analisi critica di ciò che in passato è stato dato per vero.
“Un grande scienziato deve essere uno che non crede ad altri grandi scienziati” dice Giovanni Amelino Camelia, professore associato di Fisica Teorica all’Università di Roma, La Sapienza, rivelando quel “criticismo” necessario e vitale per ogni ricercatore, e base fondante della scienza stessa. È la curiosità, infatti, il motore della ricerca. Quella che il “professor” Farina, nel corso del viaggio, cerca di instillare nel giovane Nicholas, dimostrando alla fine che spesso la domanda è più importante della risposta.
Il film trae energia e dinamismo da un montaggio incalzante che sfrutta a pieno la forza del repertorio dell’Istituto Luce, enfatizzando l’effetto comico e favorendo digressioni storiche. La speranza è che, almeno per qualcuno, si accenda la volontà di scoprire se oltre tutti i discorsi vuoti e le congetture che riempiono le nostre giornate ci sia quel “qualcosa fuori” di cui si parla, qualcosa di “reale” e talmente affascinante da dedicare una vita intera alla speranza di comprenderlo.
In uscita (limitata) nelle sale da mercoledì 13 dicembre, Conversazioni Atomiche è prodotto dall’Istituto Luce Cinecittà e co-distribuito in collaborazione da Luce e Nina Film.
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