Nella grande biblioteca della Mostra 74, da Kafka a Kent Haruf

Da Kafka riletto da Antonietta De Lillo a Michael Zadoorian portato on the road da Paolo Virzì. Dall’argentino Antonio Di Benedetto interpretato da Lucrecia Martel all’americano Kent Haruf coi volti di Redford e Fonda. Con  Frederick Wiseman che ci porta in visita nella grande biblioteca di New York, emblema di cultura aperta e accessibile a tutti. E quattro italiani in concorso, più quattro ad Orizzonti…

Per noi di Bookciak non poteva esserci di meglio nella selezione di questa Mostra 74 (dal 30 agosto al 9 settembre). L’immenso Frederick Wiseman che plana sul Lido, in concorso, con un nuovo documentario fiume dedicato ad una delle più grandi biblioteche del mondo: Ex Libris – New York Public Library.

Ad 87 anni, l’implacabile narratore dell’America dei più deboli, e non solo, torna al racconto dei luoghi e delle istituzioni dove si forma la conoscenza, il pensiero. Dopo il magnifico At Berkeley – passato sempre alla Mostra nel 2013 – dedicato allultimo baluardo dell’istruzione pubblica statunitense, ecco il suo sguardo posarsi sulla biblioteca della Grande Mela che, con le sue 92 sedi e ai suoi 52 milioni di volumi, si fa strumento di coesione sociale ed emblema di una cultura aperta e accessibile a tutti.

E “libri” non mancheranno neanche alla Mostra. A cominciare dal già annunciatissimo Kent Haruf di Le nostre anime di notte con Robert Redford e Jane Fonda nella parte dei protagnisti – e già premiati col leone alla carriera – nell’adattamento di Ritesh Batra ( Our Souls at Night), prodotto da Netflix ed ospite fuori concorso.

Anche del bestseller di Michael Zadoorian, In viaggio contromano, (Marcos y Marcos) da cui Paolo Virzì ha tratto il suo primo film americano, Ella & John, che passa in concorso, tanto abbiamo scritto. Come pure di Victoria and Abdul, il nuovo titolo di Stephen Frears, tratto da un romanzo – inedito in Italia – dedicato alla storia vera dell’incontro tra la regina Vittoria e il suo maggiordomo e consigliere indiano.

Un romanzo storico, Zama, dell’argentino Antonio Di Benedetto, tra i titoli di riferimento della letteratura latinoamericana contemporanea (pubblicato in Italia da Sur) è pure alla base del nuovo film di Lucrecia Martel (Orizzonti), in cui si narra l’attesa agonizzante di Diego de Zama, un funzionario dell’impero coloniale spagnolo di fine Settecento.

A Kafka, poi, guarda Antonietta De Lillo col suo personalissimo Il Signor Rotpeter (ne veste i panni Marina Confalone), che segna il ritorno a Venezia della regista napoletana de Il resto di niente. Uno spiazzante ritratto della celebre scimmmia divenuta umanissima –  protagonista del racconto Una relazione per un’Accademia – che passeggiando per le vie di Napoli e rilasciando interviste tanto ci racconta della condizione umana.

Dalla favola di Cenerentola, poi, nella versione più “cattiva” di Basile, prende le mosse il nuovo cartoon di Alessandro Rak che insieme a Mad Entertainment, la factory napoletana da cui è uscita L’arte della felicità, firma La gatta cenerentola (Orizzonti). Un cartoon noir per adulti che trova ispirazione anche nella rilettura colta e popolare che ne fecero Roberto De Simone e la Nuova Compagnia di Canto Popolare nel 1976. E che ci racconta di una Cenerentola contemporanea in lotta coi boss della camorra.

Al diario confessione della giornalista colombiana Virginia Vallejo, Amando a Pablo, odiando a Escobar, si è ispirato il regista spagnolo Fernando León De Aranoa che, dopo il magnifico Perfect Day, sulla guerra dei Balcani raccontata con graffiante ironia, punta il suo obiettivo sul più celebre narcotrafficante. La vita di Pablo Escobar è raccontata attraverso i ricordi della sua amante che, alla fine, collaborò alla sua cattura. Nei panni dei protagonisti Javier Bardem e Penélope Cruz.

Completa la carrellata degli adattamenti cinematografici, Charley Thompson (Lean On Pete) di Andrew Haigh (quello del magnifico 45 anni), dal romanzo La ballata di Charley Thompson di Willy Vlautin (Mondadori), romanzo di formazione on the road in cui un ragazzino di quindici anni va alla ricerca del proprio posto nel mondo, che troverà anche grazie al suo cavallo zoppo. Il film, in concorso, sarà distribuito da Teodora.

I film italiani in corsa per il Leone sono quattro. A Ella & John di Virzì si aggiungono: Ammore e malavita, musical napoletano tra boss e neomelodici targato fratelli Manetti; Una famiglia, opera seconda di Sebastiano Riso sul tema del’utero in affitto; Hannah di Andrea Pallaoro con Charlotte Rampling. E quattro, ancora anche ad Orizzonti: oltre a La gatta Cenerentola, Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli che apre il secondo concorso con il ritratto della Musa di Warhol e cantante dei Velvet Underground. Poi Brutti e cattivi di Cosimo Gomez, nato dalla scuderia del Solinas e La vita in comune di Edoardo Winspeare, in cui la poesia e la letteratura giocano un ruolo importante.

In ordine sparso, ancora, Robert Guédiguian, Guillermo Del Toro e Darren Aronofsky. Mentre Alexander Payne apre le danze con Downsizing e Takeshi Kitano le chiude con Outrage Coda.