Piacere, Ettore Scola: una mostra e un libro

S’inaugura a Roma, il 16 settembre la mostra dedicata al genio creativo del grande autore scomparso lo scorso gennaio. Un viaggio tra pubblico e privato attraverso la sua lunga e poliedrica vita professionale. Ma anche un libro edito dalle Edizione Sabinae…

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Dal 16 settembre all’ 8 gennaio 2017, al Museo Carlo Bilotti di Roma, la mostra Piacere, Ettore Scola dedicata al genio creativo del grande autore scomparso lo scorso gennaio. Un’occasione per ripercorrere la vita professionale e privata di Scola dall’infanzia a Trevico, paese di origine, sino all’ultimo film Che strano chiamarsi Federico (2013), omaggio all’amico e collega Fellini.

Fotografie, disegni, oggetti di scena, carteggi e video ricostruiscono il percorso artistico e la vicenda umana di Scola, «un professionista eclettico, complesso, acuto e amaro osservatore del costume nazionale» come ricordano i due curatori, Marco Dionisi e Nevio De Pascalis.

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Ben nove le sezioni della mostra, suddivise in due parti: una cronologica e una tematica. Il percorso espositivo, infatti, prende le mosse dagli anni dell’infanzia e della formazione a Trevico e nel quartiere Esquilino di Roma, passando poi per gli anni giovanili in cui Scola fu prima vignettista del settimanale umoristico Marc’Aurelio e collaboratore ai testi di varietà sia radiofonici che televisivi in Rai, oltre che sceneggiatore di film comici insieme con Metz e Marchesi e in coppia con Ruggero Maccari, sino all’approdo al cinema d’autore con Pietrangeli e Risi.

Si arriva così agli anni della regia, dal 1964, con l’esordio in Se permettete parliamo di donne fino a Che strano chiamarsi Federico, un lungo percorso creativo raccontato pure dalle figlie Paola e Silvia Scola nel bel documentario, Ridendo e scherzando (leggi la recensione)

La parte tematica della mostra, invece, analizza dapprima il rapporto con attori e collaboratori, ricostruisce l’impegno civile e politico di Scola, rende omaggio alla sua Roma, alla passione per il teatro e il disegno (filo conduttore dell’esposizione).

Ma la mostra è anche un libro: il primo volume monografico sul regista edito da Edizioni Sabinae, con prefazioni di Silvia Scola, Walter Veltroni, Jean Gili e Piera Detassis. All’interno, testi dei curatori, fotografie
e testimonianze raccontano tutte le tappe professionali e private della vita del regista ripercorrendo, passo
dopo passo, il percorso della mostra. All’interno del volume sono inoltre presenti, tra gli altri, le introduzioni ai
capitoli di Delfina Metz, Enrico Vanzina, Marco Risi, Paolo Pietrangeli, Giuliano Montaldo, Diego Novelli, Gian Luigi Rondi, Ezio Di Monte, Luciano Ricceri, Giovanna Ralli, Odette Nicoletti e Sergio Staino.