Cinque giorni al cinema con Pirandello. Una rassegna e una mostra a Roma

“Pirandello e il cinema” è la rassegna curata da Amedeo Fago che si svolgerà dal 25 novembre a Roma, alla Sala Trevi. Da “Pensaci Giacomino” di Gennaro Righelli (1937) a “Tu ridi” dei  Taviani (1998), un viaggio attraverso i film ispirati alle opere dell’immenso scrittore e drammaturgo. Dal 23 novembre, poi, la mostra storico-didattica “Il caso Pirandello”…

Cinque giorni di cinema con Pirandello. Dal 25 al 29 novembre si svolgerà alla Sala Trevi di Roma (vicolo del Puttarello 25) la rassegna curata da Amedeo Fago, “Pirandello e il cinema”.

Un rapporto quello del grande autore con la settima arte a dir poco conflittuale, almeno in un primo momento, come espresse in modo diretto nei Quaderni di Serafino Gubbio operatore (1925), pubblicato la prima volta nel ’16 col titolo, Si gira. “In questo romanzo il suo giudizio sul cinematografo è spietato – scrive Amedeo Fago – sia quando teme che il pubblico abbandoni i teatri per correre a vedere su uno schermo “larve evanescenti” prodotte in maniera meccanica e fredda, sia quando descrive il mondo della produzione cinematografica popolato di personaggi volgari impegnati a confezionare prodotti commerciali per soddisfare il palato delle masse e gli interessi degli uomini d’affari. Nello stesso tempo la struttura stessa del racconto letterario e l’ipotesi, da Pirandello stesso formulata, di trarne un film prefigurano un’idea di linguaggio cinematografico di grande modernità: il film nel film”.

“Momento cruciale per la storia del cinema, nei primi decenni del suo sviluppo, fu l’avvento del sonoro. Anche in questo caso ad un iniziale rifiuto seguì una svolta significativa. In una lettera a Marta Abba del 27 maggio 1930, Pirandello scrisse: “L’avvenire dell’arte drammatica e anche degli scrittori di teatro è adesso là. Bisogna orientarsi verso una nuova espressione d’arte: il film parlato. Ero contrario, mi sono ricreduto”.

In ogni caso, nessun altro autore del Novecento ha così profondamente recepito e interpretato nella propria drammaturgia le trasformazioni che il cinematografo stava determinando nella sensibilità del pubblico e nella percezione della realtà. Direttamente o indirettamente, Pirandello è stato e continua ad essere un punto di riferimento fondamentale nella storia del cinema.

Così che alla sua opera si sono ispirati tanti e tanti registi di cui saranno presentati i film nel corso della rassegna romana. Il 25 novembre (ore 17.30) Pensaci Giacomino di Gennaro Righelli (1937) tratto dall’omonima commedia, Terra di nessuno di Mario Bàffico (1939) ispirato a tre novelle e Le due vite di Mattia Pascal di Mario Monicelli (1985) tratto dall’omonimo romanzo.
Il 26 novembre (ore 17.30) giornata dedicata ai film di Marco Bellocchio Enrico IV (1984) tratto dall’omonimo dramma, L’uomo dal fiore in bocca  (1993) tratto dall’omonimo atto unico e La balia (1999) tratto dall’omonima novella.
Il 27 novembre alla Casa di Pirandello (via Antonio Bosio 13/b) Andrea Renzi interpreta alcuni brani dai Quaderni di Serafino Gubbio, operatore, segue una conversazione su “Pirandello e il cinema” tra Marco Bellocchio, Amedeo Fago, Paolo Petroni, Giovanni Spagnoletti.
Il 28 novembre (ore 17.30) dei fratelli Taviani Kaos (1984) tratto da quattro novelle e Tu ridi (1998) tratto da due novelle.
Il 29 novembre (ore 17.30) Effetto notte di François Truffaut (1973), La rosa purpurea del Cairo di Woody Allen (1985) e Rashomon di Akira Kurosawa (1950).
Nell’ambito delle manifestazioni per i 150 anni dalla nascita di Pirandello sarà aperta al pubblico dal 23 novembre al 14 gennaio 2018 la mostra storico-didattica “Il caso Pirandello”, curata da Paolo Petroni e Claudio Strinati. La mostra interattiva e ricca di video, lettere, costumi e documenti è ospite nel Teatro di Villa Torlonia (via Spallanzani 1 A) e alla Casa-Museo-Istituto di Studi Pirandelliani (via Antonio Bosio, 13 B).