Il ritorno di Alessandra Ferri, danzando le parole di Virginia Woolf
Nei cinema dall’8 febbraio (per Nexodigital), “Woolf Works” il balletto del Royal Opera House di Londra, con l’étoile Alessandra Ferri protagonista di un trittico ispirato all’opera della scrittrice Virginia Woolf. Coreografie di Wayne McGregor tra danza, parola e partitura elettronica. Da non perdere…
È il ritorno al palcoscenico che la consacrò prima ballerina a 19 anni, il Royal Opera House di Londra: il nido dal quale Alessandra Ferri spiccò il volo per una carriera stellare e dove ora ritorna, splendida 53enne, come protagonista di Woolf Works, trittico coreografico di Wayne McGregor intorno alla figura e all’opera della scrittrice Virginia Woolf.
Il debutto è l’8 febbraio, con una diretta via satellite che permetterà di assistere al balletto in molte sale cinematografiche (elenco sale su www.nexodigital.it).
Coreografo innovativo e tra i più apprezzati, McGregor ha costruito una partitura tra danza, parola e partitura elettronica (quella di Max Richter), mescolando i temi di tre romanzi della Woolf – Mrs Dalloway, Orlando e Le Onde – con estratti dalle lettere e dai diari della scrittrice.
Per il temperamento lirico di Alessandra Ferri un altro ruolo che conferma la sua maturità d’interprete e il felice rientro sotto le luci della ribalta dopo un distacco prematuro, durante il quale l’étoile si era ritirata a vita familiare.
Accanto alla Ferri, danzeranno altre punte di diamante del Royal Ballet, da Sarah Lamb a Natalia Osipova, dall’italiano Federico Bonelli all’australiano Steven McRae. Dirige l’orchestra Koen Kessels.
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