Tonino Guerra anche regista (con Tarkovskij) al Cinema ritrovato di Bologna
Poeta per antonomasia del cinema italiano, non solo per le decine di libri di versi, di racconti, romanzi ma proprio per quella sua lingua poetica che ha portato nei film di alcuni dei più grandi registi di sempre, Tonino Guerra torna di scena in occasione del centenario della sua nascita (16 marzo 1920 a Santarcangelo di Romagna, dove se n’è andato nel 2012, il 21 marzo).
Tra le tante iniziative per ricordarlo il Festival Il Cinema Ritrovato di Bologna che, il 26 agosto, proporrà l’unico film da regista del grande sceneggiatore, Tempo di viaggio, co-diretto da Andrej Tarkovskij e in versione restaurata da Teche Rai, Istituto Luce-Cinecittà e Cineteca di Bologna.
Tempo di viaggio, del 1983, racconta la preparazione del film italiano di Tarkovskij, Nostalghia la sua prima opera di esule dalla Russia sovietica, e la ricerca dei luoghi dove ambientarlo. Ma soprattutto è l’incontro di un grandissimo regista con un grandissimo sceneggiatore, il loro scambio di visioni sul cinema, sul mondo, il creato, la parola, la visione. Un film-laboratorio che registra il farsi di un’amicizia e insieme la scoperta del paesaggio italiano fatta da uno dei più visionari registi del Novecento, affiancato dal virgilio d’eccezione Guerra. Un film che è un taccuino di due artisti, uno straordinario non-metodo di lavoro, e una visione che chi ama il cinema (e soprattutto i tanti giovani che sognano di farlo come mestiere e vita) non dovrebbe perdere.
La prima mondiale del film sarà accompagnata da un incontro con Andrej A. Tarkovskij, figlio del regista e presidente dell’Istituto Internazionale Tarkovskij, e Andrea Guerra, figlio di Tonino e noto compositore, anche per il cinema e la televisione.
Tonino Guerra come pochi nel mondo ha dato peso e sostanza al linguaggio del cinema, al modo in cui la parola di una sceneggiatura può divenire immagine e senso, scrivendo per Antonioni, Petri, Monicelli, Rosi, i Taviani, Anghelopoulos, Tarkovskij, e il suo amico Federico Fellini. Tra i suoi titoli emblematici: Amarcord, L’avventura, Blow up, Il caso Mattei, La decima vittima, L’eternità e un giorno, Ginger e Fred, Matrimonio all’italiana, La notte di San Lorenzo, Nostalghia, Zabriskie Point… Titoli leggendari come il loro sceneggiatore.
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