Un’altra commedia è possibile. Zanasi vede la madonna e fa centro
In sala dal 22 novembre (per Bim) “Troppa grazia” il film di Gianni Zanasi che ha chiuso in bellezza la Quinzaine des Réalisateurs, vincendo come miglior film europeo (Label di Europa Cinémas, il premio degli esercenti). Non la solita commedia, ma una commedia divertente e ambientalista, nel suo significato più profondo. Con Alba Rohrwacher ed Elio Germano. E la madonna. Da vedere …
Un’altra commedia è possibile. Lo dimostra ancora una volta Gianni Zanasi con Troppa grazia, film di chiusura della Quinzaine des Réalisateurs, premiato col Label di Europa Cinémas, il premio degli esercenti e forse il più importante: sostiene l’uscita in sala dell’opera in tutta Europa.
Un bel riconoscimento, insomma, per il regista italiano che proprio da qui è partito. Dalla sezione più “ribelle” e sperimentale del Festival nata nel ’68 e celebrato in una bella mostra (Cinémas en liberté. 50° Quinzaine des Réalisateurs), unico ricordo del jolie mai presente al festival.
Sì, 23 anni fa Gianni Zanasi era qui alla Quinzaine col suo film d’esordio, Nella mischia (1995), vitale ritratto di ragazzini di periferia romana, e prima scelta di campo nei confronti di una commedia intelligente e d’autore.
Stesse qualità che ritroviamo in Troppa grazia, una bella favola ambientalista nel suo senso più profondo. Dove la difesa dell’ambiente non è solo salvaguardia del territorio ma di se stessi, della propria identità. A costo di vedere la madonna.
È quello che capita, infatti, a Lucia (una bravissima Alba Rohrwacher ), mamma single (nonostante un fidanzato un po’ stronzetto, Elio Germano) e geometra precaria, di provincia, che si troverà a battersi contro Golia: la costruzione di un mega centro commerciale, speculazione edilizia simbolo dei nostri giorni, nel bel mezzo della campagna. Ma l’aiuto di una madonna “dinamitarda” sarà fondamentale.
Troppa grazia sarà nei cinema dal 22 novembre con Bim. Tenetelo d’occhio.
Gabriella Gallozzi
Giornalista e critica cinematografica. Fondatrice e direttrice di Bookciak Magazine e dei premi Bookciak, Azione! e Bookciak Legge. Prima per 26 anni a l'Unità.
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