Addio Mino Argentieri, l’ultimo dei critici militanti

Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 13 agosto. È morto a Roma mercoledì 22 marzo Mino Argentieri, critico militante e storico del cinema. Le sue analisi sul rapporto tra cinema, società, potere e censura sono state punto di riferimento per intere generazioni. Ha scritto per l’Unità, Rinascita ed è stato dirigente della sezione cinema del Pci…

Se n’è andato Mino Argentieri nel pomeriggio del 22 marzo a Roma. Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 13 agosto. Critico militante e storico del cinema, Argentieri era nato a Pescara nel 1927 e si era trasferito fin da bambino a Roma con la famiglia. All’età di 27 anni è il critico cinematografico de l’Unità, poi Rinascita, Il Contemporaneo e L’Eco del Cinema.

Fonda nel 1960 la rivista Cinemasessanta (con Tommaso Chiaretti, Spartaco Cilento, Lorenzo Quaglietti, Giovanni Vento). Dal 1974 è docente di storia e critica del cinema presso l’Istituto universitario orientale di Napoli.

Per l’INCA (Istituto Nazionale Confederale di Assistenza, ente di patronato della CGIL) di Roma, organizza un centro cinematografico popolare, poi chiuso per problemi legati alla censura.

Nel 1950 è tra i fondatori del circolo cinematografico Chaplin a Roma, rimasto attivo sino al 1967.

«Le sue analisi sul rapporto tra cinema, società, potere e censura sono diventate un punto di riferimento obbligato nell’ambito della critica cinematografica», si legge su l’Enciclopedia Treccani.

Tra i suoi libri: La censura nel cinema; Il cinema sovietico negli anni trenta (Ed. Riuniti, 1974 e 1979); L’occhio del regime (Vallecchi, 1979); Cinema: storia e miti (Pironti, 1984); L’asse cinematografico Roma-Berlino (Libreria Sapere, 1986); Fascismo e antifascismo negli anni della Repubblica (F. Angeli, 1986); Risate di regime (Marsilio, 1991); Schermi di guerra (Bulzoni, 1995); Il cinema italiano dal dopoguerra a oggi; Il cinema in guerra (Ed. Riuniti, 1998), Storia del cinema italiano (Newton Compton, 2006).

Nelle prossime ore seguirà un ricordo di Citto Maselli


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