Addio Roger Michell regista britannico che amava la letteratura. Complice di Hanif Kureishi


Il successo ai botteghini è arrivato con la commedia romantica Notting Hill del 1999, con Julia Roberts e Hugh Grant, eppure già i suoi film precedenti (molto lettarari) avevano lasciato un bel segno nella cinematografia britannica dei Novanta.

È scomparso a 65 anni, lo scorso 22 settembre, il regista e scrittore britannico Roger Michell. Figlio di un diplomatico, Michell era nato in Sudafrica e da bambino aveva vissuto a Beirut, a Damasco e a Praga, prima di rientrare nel Regno Unito.

Con una felice carriera anche a teatro, al Royal Court Theatre di Londra, alla Royal Shakespeare Company, e al National Theatre (ha fatto la gavetta con John Osborne e Samuel Beckett), Roger Michell al cinema è arrivato proprio con l’adattamento di una pièce di Kevin Elyot: è My Night With Reg, del ’96, racconto dolce-amaro di una notte di confidenze tra un gruppo di amici omosessuali dopo che uno di loro è morto di Aids.

Ancor prima, nel ’93, Roger debutta in tv con una serie dal primo romanzo di uno scrittore che tanto avrebbe fatto parlare di sè: Hanif Kureishi. Dell’autore britannico di origini pakistane adatta per il piccolo schermo Il Budda delle periferie, da lì in poi è un’altra letteratura e un altro cinema quello che fa la sua comparsa nel Regno Unito. Con il protagonista Karim, diciassettenne, ribelle, spiritoso, mezzo indiano e mezzo no, e “vero inglese”, il racconto si fa sociale e politico, diventando una sorta di abbecedario della cultura pop-rock di queli anni, con la sua irriverenza e la sua sfrontatezza.

Ed è un incontro fortunato quello fra Hanif Kureishi e Roger Michell che presto si trasformerà in un felice sodalizio artistico. Seguiranno così The Mather (2003) sceneggiato dallo scrittore; Venus (2006 nelle foto) su soggetto e sceneggiatura di Kureishi come pure Le Week-End (2013).

La passione letteraria di Roger Michell lo porterà anche all’adattamento de L’amore fatale di Ian McEwan (2004) e ancora a quello di Mia Cugina Rachele  di Daphne du Maurier col titolo Rachel (2017) e protagonista Rachel Weisz.