Bellocchio pigliatutto. I Nastri d’argento 2019 incoronano “Il traditore”


Miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio, colonna sonora e Nastro d’Argento per il protagonista, Pierfrancesco Favino e i “non protagonisti”, Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane.

È il trionfo di Marco Bellochio ai Nastri d’argento 2019, storico premio assegnato dai giornalisti cinematografici (SNGCI), che hanno chiuso nella serata del 29 giugno a Taormina l’edizione numero 73.

Su undici nomination, Il traditore, ne porta a casa sette confermando il fortunato viaggio intrapreso dal film su Buscetta all’indomani della presentazione a Cannes, accompagnato fin qui da boom d’incassi e numerose vendite all’estero (negli Usa lo distribuirà Sony).

Tra gli attori il voto dei giornalisti ha premiato Anna Foglietta (migliore attrice protagonista per Un giorno all’ improvviso), Marina Confalone (miglior “non protagonista” per Il vizio della speranza) e Paola Cortellesi (migliore attrice di commedia per Ma cosa ci dice il cervello).

Ancora: a Stefano Fresi (C’è tempo, L’uomo che comprò la luna, Ma cosa ci dice il cervello) doppio premio con il Nastro per il miglior attore di commedia e il ‘Nino Manfredi’’ consegnato dalla moglie di Nino, Erminia e dalla nipote Sarah Masten. E, a proposito di commedia, è una sorpresa il film vincitore, Bangla del giovanissimo esordiente Phaim Bhuyian.