Nastri d’argento doc 2019. Da Santiago alla Shoah, passando per Camilleri e Agosti

Consegnati il 27 febbraio a Roma i Nastri d’argento per i documentari. Pioggia di premi per Nanni Moretti (doc dell’anno “Santiago, Italia”), Andrea Camilleri (Nastro speciale per “Conversazione su Tiresia“), Silvano Agosti (Nastro alla carriera), Giorgio Treves (“1938 Diversi”), Francesco Zippel (“Friedkin Uncut”), Fabrizio Corallo (Sono Gassman!” Vittorio re della commedia). E poi menzioni e riconoscimenti, anche a Veltroni. Grande assente “Arrivederci Saigon” di Wilma Labate. Peccato …

Una numerosa squadra di vincitori popola come consuetudine il palmarès dei Nastri d’argento dedicati al cinema del reale, premio assegnato dal Sindacato giornalisti cinematografici (SNGCI). Per questa edizione 2019 svetta come miglior doc dell’anno Santiago, Italia di Nanni Moretti; un Nastro speciale va ad un grande vecchio come Andrea Camilleri per la sua Conversazione su Tiresia, regia di Roberto Andò e un Nastro alla carriera a Silvano Agosti, grande irregolare del cinema italiano, tornato di scena con Ora e sempre riprendiamoci la vita, presentato allo scorso festival di Locarno.

Seguono nella sezione “Cinema del reale”, 1938 Diversi di Giorgio Treves; in quella documentario per il cinema, Friedkin Uncut di Francesco Zippel; per lo spettacolo, “Sono Gassman!” Vittorio re della commedia di Fabrizio Corallo; per eventi d’arte, Hitler contro Picasso e gli altri di Claudio Poli, con una menzione speciale al maestro Renzo Anzovino, La musica nell’Arte.

Premi speciali poi a Rino Barillari “Protagonista dell’anno” con The King of Paparazzi- La vera storia di Giancarlo Scarchilli, Massimo Spano; per la ricerca storica, Il mare della nostra storia di Giovanna Gagliardo; per non dimenticare, Sami Modiano, tutto davanti a questi occhi  di Walter Veltroni; per una straordinaria esperienza nel mondo della solidarietà Up & Down Un film normale di Paolo Ruffini.

Ancora menzioni speciali vanno a 1938 Quando scoprimmo di non essere più italiani di Pietro Suber, Be Kind di Sabrina Paravicini, Nino Monteleone; Questo è mio fratello di Marco Leopardi, Conversazioni atomiche di Felice Farina, Ho rubato la marmellata-Vita di un artista politicamente scorretto di Gioia Magrini, Roberto Meddi.

Dispiace e molto che tra tanti riconoscimenti, menzioni e segnalazioni sia rimasto fuori un titolo importante come Arrivederci Saigon di Wilma Labate, selezionato nella cinquina del “Cinema del reale”.