Bret Easton Ellis a Roma e in libreria (con “Bianco”), annuncia: “Voglio girare un horror”

Bret Easton Ellis protagonista alla Festa di Roma degli “Incotri ravvicinati”. Racconta del nuovo libro “Bianco”, edito da Einaudi, in cui l’autore di “American Psycho” si mette a nudo. E parlando del suo amore per il cinema svela: “voglio girare un horror”…

 Mancava da dieci anni in Italia Bret Easton Ellis, torna adesso con Bianco, tradotto per Einaudi da Giuseppe Culicchia, che si era già occupato della traduzione di altri suoi romanzi come Lunar Park e American Psycho. Otto capitoli in cui l’autore si mette a nudo, raccontando la propria vita dall’infanzia ai giorni nostri e al suo rapporto con i social media, che definisce “un gioco a cui non voglio prestarmi, fino a dieci anni fa era divertente ma ora è solo punitivo”. 

La Festa del Cinema di Roma gli ha dedicato uno degli appuntamenti della rassegna “Incontri ravvicinati” ma ciò non stupisce perché proprio in Bianco emerge fortemente l’immensa fascinazione che il grande schermo, soprattutto l’horror, ha esercitato sullo scrittore americano, che pure ha potuto vedere alcuni dei suoi romanzi trasformarsi in film, su tutti il suo grande successo, American Psycho

Non solo, Easton Ellis aggiunge: “per anni mi sono detto che finito il libro a cui stavo lavorando mi sarei dato al cinema, ma ogni volta dovevo rinunciare perché avevo in testa cinque o sei libri diversi. Ora finalmente potrò dedicarmi a un horror, scritto e diretto da me”. 

Non manca un accenno a Trump, molto presente, più o meno velatamente, anche in buona parte dei film americani presentati alla Festa. “Non ne parlo mai nel mio podcast“, dice Easton Ellis, “non voglio vedere nel mio pubblico la stessa divisione che vedo nel Paese. Ho sempre creduto che la politica non possa risolvere i problemi della gente, è più adatta a controllare”.