“Cult”, in libreria il Bignami del cinema pop

Da “Akira” a “Zoolander”, da “Grease” a “Trainspotting”: è in libreria il volume di movieplayer.it per chi vuole saperne di più (senza spoiler) sui film più noti degli ultimi sessant’anni. Compresi aneddoti e curiosità. È “Cult. I film che ti hanno cambiato la vita” (Multiplayer edizioni, euro 16,90), simpatico Bignami del cinema pop

La parola cult, in ambito cinematografico soprattutto, è di difficile definizione. Che caratteristiche dovrebbe avere un film per ambire a questo aggettivo, per poter entrare nella rosa dei film che tutti conoscono e che magari vengono citati spesso anche nelle conversazioni quotidiane?

Come detto, è difficile spiegarlo con esattezza e far luce sulla questione non è certo l’obiettivo del volume recentemente in libreria e che ha come titolo proprio, Cult. I film che ti hanno cambiato la vita (Multiplayer edizioni, euro 16,90).

Tre delle firme di punta del sito di cinema, movieplayer.it – Antonio Cuomo, Giuseppe Grossi e Luca Liguori – hanno stilato un personalissimo elenco di pellicole, sviscerandone non solo gli aspetti più noti, ma anche i retroscena inimmaginabili.

La selezione abbraccia poco più di sessant’anni della storia del grande schermo, si va da Mary Popppins del 1964 a Perfetti sconosciuti del 2016, e suddivide i film in nove generi: animazione, avventura, azione, commedia, dramma, fantastico, horror, musical e thriller.

Di ciascuno vengono offerti sia i dati più noti – anno di uscita, interpreti principali, regista, durata – che una spiegazione della sua presenza nella lista, la battuta e la scena più famosa, una piccola curiosità e cosa rimane ancora oggi di quella pellicola.

Scopriamo così che i sonori schiaffi dispensati ai viaggiatori in partenza dallo sgangherato clan di Amici miei erano, su indicazione di Monicelli, verissimi, con buona pace delle malcapitate comparse; che La storia infinita lasciò totalmente insoddisfatto Michael Ende, autore del romanzo da cui il film muoveva le fila; o che il titolo originale di Le iene di Quentin Tarantino, Reservoir dogs, viene dall’unione fra Cane di paglia di Sam Peckinpah (in inglese Straw Dogs) e una storpiatura di Au revoir les enfants di Louis Malle pronunciata da un cliente della videoteca dove lavorava il futuro regista.

Cult insomma svolge molto bene il suo simpatico compito di Bignami del cinema pop e guida il lettore e la sua curiosità alla scoperta di quei film di cui magari ha sempre sentito parlare senza averli conosciuti da vicino. E che, invece, potrebbero “cambiargli la vita”. Almeno durante le ore passate davanti allo schermo.