Da Alda Merini alla Madonna. Il Torino FilmFest letterario è delle donne forti


Attenzione al sociale, con due giornate l’una per l’eliminazione della violenza sulle donne e l’altra della lotta all’AIDS che cadono proprio durante il festival. Due omaggi, uno a Sergio Citti, l’altro ad Ettore Scola (con Vorrei che volo). Grandi ospiti come Oliver Stone col suo doc sul nucleare (Nuclear Now) o Paolo Conte immortalato nel suo concerto a La Scala. E, ancora tanti documentari, opere prime come da tradizione e storie di donne.

La 41esima edizione del Torino FilmFest, e anche l’ultima sotto la direzione di Steve Della Casa (dal 24 novembre al 2 dicembre) a cui subentrerà Giulio Base, si presenta come un ricco caleidoscopio in cui scegliere. Noi, come sempre, vi proponiamo un itinerario letterario che ben s’inserisce nel filone delle storie al femminile. Del resto chi più della madonna può esserne la capofila? Parliamo, infatti, di Maria, ma non quella tradizionale delle Sacre scritture, piuttosto quella nata ormai più di 40 anni fa dalla penna di Barbara Alberti, una giovane donna che sogna di scoprire il mondo e che Paolo Zucca, regista sardo già noto per l’apprezzato L’arbitro, porta sul grande schermo col volto di Benedetta Porcaroli nel film Il vangelo secondo Maria.

Celebre non come Maria ma decisamente molto nota, soprattutto nell’universo letteario, è un’altra donna di carattere come Alda Merini alla quale Roberto Faenza ha dedicato il suo ultimo film, Folle d’amore in cui a dare il volto alla poetessa dei Navigli è Laura Morante. Non di derivazione letteraria ma forte e determinata è pure Roberta Betti, La donna che riapriva i teatri, protagonista del documusical di Francesco Ranieri Martinotti in cui racconta la tenacia di questa signora di Prato che, negli anni ’90, sottrasse alla speculazione edilizia il Teatro Politeama.

Straordinaria figura di donna, intellettuale e politica Luciana Castellina sarà al festival protagonista di Sedici millimetri alla rivoluzione, nuovo film di Giovanni Piperno in cui è lei, splendida 94enne, a raccontare perché è comunista, sullo sfondo dell’album di famiglia di intere generazioni di militanti.

Direttamente da Cesare Pavese, poi, in particolare da La bella estate e Il diavolo sulla collina, attinge il nuovo film-ricerca di Mauro Santini, Le belle estati in cui fa dialogare tra loro i personaggi dei due romanzi (Ginia e Guido, Amelia e Poli, Oreste, Pieretto) mescolandoli in un unico flusso, attraverso le voci e i volti delle studentesse e degli studenti di un liceo artistico.

Del britannico James Marsh è il racconto della vita e delle opere di Samuel Beckett in Dance First, in cui è Gabriel Byrne ad offrire il suo volto all’autore di Aspettando Godot. Vagamente letterario, nel senso che si riferisce a memorie familiari rifertite in Forte respiro rapido, libro autobiografico di Marco Risi è il suo nuovo film, Il punto di rugiada, in nome del padre Dino. Lo scrittore, drammaturgo e illustratore inglese Edward Carey, invece, contribuisce alla prolifica produzione cinematografica di Elisabetta Sgarbi che, dopo la Festa di Roma, sarà anche a Torino col nuovo film, Gatto e la casa dei fantasmi.

Abbondanti e di qualità i riferimenti letterari presenti nei film di Sergio Citti in catalogo nella sua retrospettiva-omaggio. A partire da Ostia, il suo esordio del 1970 scritto insieme a Pasolini, o Storie scellerate, ispirate dai racconti di Matteo Bandello e ai sonetti di Giuseppe Gioachino Belli. Con Franco Citti e Ninetto Davoli.

Tanto teatro figura al fesival, ancora, attraverso il cinema di Mario Martone (ospite il 28 novembre) che sarà protagonista di una masteclass dedicata ad approfondire la relazione tra le due arti. Durante l’incontro saranno proposti estratti cinematografici tratti
da Qui rido io, Il Sindaco del Rione Sanità, Capri Revolution, Noi credevamo, Il giovane favoloso.

Segnaliamo ancora il doc d’esordio di Virginia Bellizzi, Oltre la valle che fotografa le tensioni che uniscono migranti e
operatori sociali al confine tra Italia e Francia. Il nuovo film di Gianluca Maria Tavarelli, Indagine su una storia d’amore e il documentario di Giuliana Gamba, Era scritto sul mare dedicato all’epica storia di emigrazione degli abitanti dell’isola siciliana di Marettimo.