Dickens in Love

L’amore segreto del grande scrittore per una giovanissima attrice. Ralph Fiennes firma “The Invisibile Woman”, adattamento dell’omonimo romanzo dell’inglese Claire Tomalin, celebre biografa letteraria in Gran Bretagna, sconoscuta in Italia. Il film, mai uscito da noi, è disponibile in dvd…

13970648249661857. Charles Dickens, scrittore e drammaturgo già pienamente affermato, superati i 45 anni, sposato e con una vasta famiglia, incontra Ellen Ternan detta Nelly, una giovane attrice 19enne che si sta affacciando sulle scene. E il grande autore si innamora della ragazza sconosciuta.

Ralph Fiennes adatta il romanzo The Invisible Woman: The Story of Nelly Ternan and Charles Dickens di Claire Tomalin, scrittrice e biografa letteraria famosissima in Gran Bretagna e mai tradotta in Italia, interpretando proprio la parte di Dickens e assegnando il ruolo di Nelly a Felicity Jones. Il film del 2013, che non è mai arrivato nelle sale italiane, è disponibile in dvd.

9780345803979L’attore e regista, dopo l’adattamento di Coriolanus da Shakespeare, si misura con un’altra storia difficile: un episodio “minore” e scandaloso, che rimase in trasparenza nella ricca vita dickensiana, tradizionalmente relegato lontano della cronache (la scrittrice Claire Tomalin lo descrisse nel dettaglio nel suo libro del 1991).

Fiennes, con lo sceneggiatore Abi Morgan, romanza la vicenda con intelligenza: assumiamo il punto di vista di Nelly, sua la prospettiva che osserva gli eventi, e di conseguenza incontriamo il totem Dickens nel corso del cammino e del ricordo. Una Nelly matura e sposata, infatti, rievoca nella mente la vicenda sentimentale che la legò al drammaturgo.
Nel rapporto Nelly/Charles è iscritta una differenza di classe: l’aspirante attrice – naturalmente – può servirsi in modo decisivo del sentimento suscitato nell’autore, che è in grado di lanciarla, come la spinge a fare la sua famiglia calcolatrice.

Da parte sua, Dickens è un uomo maturo che ha ormai esaurito il rapporto con la moglie, ridotto a mera routine dopo la creazione di una famiglia. Il colpo di fulmine lolitiano verso l’attrice, dunque, si inserisce in un contesto di sopraggiunta aridità affettiva che favorisce l’innamoramento istantaneo. Più ambigua la posizione di Nelly: pur subendo l’ovvio fascino del maggiore scrittore della sua epoca, la ragazza inizialmente “rifiuta” di vendersi a lui, solo gradualmente si aprirà alle attenzioni dell’uomo fino a finirne invischiata.
Fiennes costruisce l’intreccio su una tela meta-letteraria, con molti rimandi alle opere dello scrittore che di riflesso rivivono anche all’interno della pellicola. “La storia prende vita solo quando interpretata dal suo autore”, commenta una signora durante una lettura pubblica: ed è proprio quello che accade nella relazione con Nelly, che risveglia dal torpore di una vita privata ormai nella medietà.

Nella curva negativa che prende la love story, poi, si riflette il primo finale che Dickens scrisse per Grandi speranze: Pip non avrà mai Estella, i due si separano per sempre, in un parallelismo esplicitato dalla stessa Nelly. Finale che fu cambiato per volere dell’editore che lo giudicava troppo negativo: ma c’è sempre uno scarto tra l’arte e la vita, il reale non può essere riscritto, e così la possibile speranza nel romanzo diventa nella vita un finale triste.
Servito a dovere da tutti gli interpreti (Fiennes/Dickens giganteggia, Felicity Jones trova grande intensità), il film è esaltato dalla fotografia di Rob Hardy: se la ricostruzione dell’Ottocento è affidata a chiaroscuri e lumi di candela, in alternanza con la luce degli esterni, ancora più incisiva è la resa figurativa della relazione tra i protagonisti che – nella sua parte iniziale – è affidata alle inquadrature parziali del volto e corpo di Nelly oggetto del desiderio. E tra sguardi, sfioramenti, avvicinamenti e fughe, si insinua la nascita di un rapporto.