Donne che fanno quello che vogliono. Sono le “Indomite” a cartoon, su RaiPlay

In onda in esclusiva l’8 marzo su RaiPlay, “Indomite” una serie di mini-biografie in animazione ispirata ai due libri, “Les Culottées” (questo il titolo originale francese) dell’illustratrice e fumettista Pénélope Bagieu (pubblicati in Italia da Bao Publishing). Trenta storie di donne di paesi, ceti e formazioni diverse, alcune famose, altre sconosciute o quasi, che hanno lottato e frantumato i pregiudizi. Da Hedy Lamarr, attrice e produttrice di Hollywood alla Premio Nobel per la Pace 2011, Leymah Gbowee …

Sono 30 ma potrebbero essere 300, sono giovani e forti, o meglio Indomite. Donne, tutte e tutte decise a fare ciò che vogliono. Indomite, storie di donne che fanno ciò che vogliono è una serie di mini-biografie in animazione che va in onda in esclusiva l’8 marzo, Giornata internazionale delle donne, su RaiPlay.

La serie, prodotta da Silex Films e per l’Italia da Rai Ragazzi, è ispirata ai due libri, Les Culottées (questo il titolo originale francese) dell’illustratrice e fumettista Pénélope Bagieu. Le storie disegnate, pubblicate originariamente su Le monde e poi in due volumi da Gallimard, sono state tradotte in numerose lingue e, in Italia, sono edite da Bao Publishing.

 

Storie di donne, allora, di paesi, ceti e formazioni diverse, alcune famose, altre sconosciute o quasi, che hanno lottato e frantumato i pregiudizi che, da sempre, si mettono davanti al cammino delle donne quando decidono di costruire e vivere la propria vita.

Trenta medaglioni che affrontano qualsiasi argomento: dal razzismo alle violenze, dalle discriminazioni politiche e di genere al sessismo e che si concludono, ogni volta, con una frase che è una sorta di mantra con cui ciascuna delle protagoniste caratterizza e afferma se stessa.

All’autrice Pénélope Bagieu (1982, autrice di fortunatissimi blog e vincitrice di un Eisner Award) si affiancano le registe Charlotte Cambon di Lavalette e Phuong Mai Nguyen e le sceneggiatrici Elise Benroubi ed Emilie Valentin che, con l’adattamento grafico di Sarah Saidan, danno vita a queste pillole animate in 2D di 3 minuti e mezzo ciascuna, molto colorate, dal tratto moderno ed essenziale; importanti e serie per ciò che raccontano ma leggere e umoristiche per il modo in cui lo fanno.

A dare voce alle protagoniste è Isabella Ragonese che svolge anche il ruolo di narratrice: una scelta, questa di avere una sola voce, adottata anche nella versione originale francese con l’attrice Cécile De France. Dopo l’esordio su RaiPlay, i trenta cartoon saranno trasmessi sul canale tematico Rai Gulp.

Le Indomite sono donne audaci di tutte le epoche, di differenti origini culturali, sociali o nazionali, la maggior parte di loro rimaste nell’ombra. Tra di loro ci sono Agnodice, una ginecologa dell’antica Grecia costretta a travestirsi da uomo per praticare la medicina; Wu Zetian, ex concubina che divenne l’unica imperatrice nella storia della Cina; Nzinga, regina di Ndongo e Matamba, due regni africani del XVII secolo nell’attuale Angola, che si è schierata contro i coloni portoghesi.

E ancora, di Hedy Lamarr, attrice e produttrice di Hollywood ma, soprattutto, scienziata e inventrice della tecnologia alla base del Wifi. Ci sono anche la «Venere nera» Joséphine Baker, ballerina e partigiana, che si impegnò per i diritti civili negli Stati Uniti e marciò al fianco di Martin Luther King; l’italo-americana Giorgina Reid, artefice del salvataggio del primo faro sulla costa di New York; Leymah Gbowee, leader del Movimento Liberiano per la Pace delle Donne, vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2011. E c’è pure Nellie Bly, la coraggiosa giornalista americana, una pioniera della cronaca d’inchiesta, protagonista, tra l’altro, del graphic novel di Luciana Cimino e Sergio Algozzino (edito da Tunué) che è stato scelto tra i quattro libri candidati al nostro Premio BookCiak Azione! 2020.

L’elenco è lungo ma ci piace citare anche la presenza tra le Indomite del gruppo rock The Shaggs, formatosi negli Anni Sessanta, composto dalle sorelle Dot, Betty ed Helen Wiggin, autrici di un solo disco, definite dai critici come la «peggiore rock band di tutti i tempi» ma che, invece, sono diventate nel tempo una cult band e furono molto apprezzate da Frank Zappa e Kurt Cobain.

Celebrate, tutte e tutti, degnamente l’8 Marzo non perdendovi questa bella serie tv, presentata in diversi festival, che ha avuto la sua anteprima mondiale al recente Festival de la BD d’Angoulême nel gennaio scorso.